Latina Ambiente non sarà trasformata in una società interamente municipalizzata. A chiarire la questione l’Assessore all’Ambiente Roberto Lessio che smentisce le notizie apparse oggi sui giornali. “Non è stata mai dichiarata la propensione per la trasformazione di Latina Ambiente in una società completamente pubblica – ha spiegato Lessio in una nota -. Non è stato mai dichiarato che la gara recentemente sospesa costituisca una ‘trappola’, ma semplicemente è stato ravvisato il rischio che alla data del 30 giugno 2017, ultimo giorno dell’esistenza in vita della società stessa, si debba ricorrere ad un’ulteriore proroga della sua scadenza e del relativo servizio”.
Lessio affronta anche il tema della richiesta di coinvolgere l’Autorità Anti Corruzione. “È stato richiesto il parere all’Anac sui rilievi tecnici del bando, non è stato mai detto che tali aspetti tecnici rendano questa gara assolutamente impossibile da affidare – precisa Lessio -. È stato affermato che l’espletamento del bando era contenuto nel programma elettorale di Latina Bene Comune salvo la verifica di tutte le condizioni di legge per il raggiungimento della quota del 65% di raccolta differenziata. Non è stato mai detto ‘per cui andiamo avanti con la Latina Ambiente’, ma esattamente il contrario”.
Lessio smentisce anche eventuali dietrologie e ricorda che la posizione di Latina Bene Comune era chiara già in piena campagna elettorale. In una nota datata 6 maggio infatti LBC precisa: “Non è stata mai fatta alcuna ricostruzione inedita della decisione del Commissario Giacomo Barbato di indire la gara perché a tal proposito esiste un comunicato stampa di Latina Bene Comune datato 6 maggio 2016, in cui si legge, tra l’altro la seguente dichiarazione di Damiano Coletta: “Spetta quindi ad un Sindaco e ad un Consiglio comunale democraticamente eletto decidere come organizzare un servizio così importante. È necessario in questa fase dare continuità aziendale alla società superando ‘in progress’ il conflitto insorto tra i soci: Comune di Latina e Daneco”.