di Redazione – L’Anci, nella figura del suo presidente Piero Fassino, e l’IAP Istituto Autodisciplina Pubblicitaria hanno siglato un Protocollo d’intesa per tutelare la dignità della donna nelle pubblicità.
L’IAP ha stilato un Codice di autodisciplina della comunicazione commerciale in modo da tutelare la dignità della donna bloccando quei messaggi offensivi.
Attraverso l’accordo firmato con i Comuni si vuole invitare gli inserzionisti a non utilizzare modelli di comunicazione che contengano riferimenti alla violenza di genere o a una rappresentazione non dignitosa della donna che spesso posa nuda e come oggetto sui cartelloni pubblicitari.
“L’ANCI – si legge nel comunicato stampa – si fa carico di invitare i Comuni a modificare la propria regolamentazione in materia di pubbliche affissioni e di trasmettere allo IAP, anche su segnalazione dei cittadini, i messaggi ritenuti lesivi della dignità della donna; mentre lo IAP si impegna ad esaminare le segnalazioni con ancor maggior celerità, in modo da bloccare nel minor tempo possibile le comunicazioni commerciali in contrasto con il Codice di autodisciplina”.
“Un Protocollo importante – commenta la Delegata alle Pari Opportunità del Comune di Latina e componente Commissione Pari Opportunità dell’ANCI, Marilena Sovrani – che contribuirà ad incidere con più strumenti e determinazione nel bloccare questo tipo di pubblicità. Con il Sindaco Di Giorgi e con i servizi competenti avvieremo tutte le procedure necessarie al controllo e alla egolamentazione in materia di pubbliche affissioni lesive della dignità femminile così da rispettare l’ art. 9 delle Norme a tutela dell’immagini della donna dello IAP, che recita: “La comunicazione commerciale non deve contenere affermazioni o rappresentazioni di violenza fisica o morale o tali che, secondo il gusto e la sensibilità dei consumatori, debbano ritenersi indecenti, volgari o ripugnanti” e l’art. 10 “La comunicazione commerciale non deve offendere le convinzioni morali, civili, religiose. Essa deve rispettare la dignità della persona in tutte le sue forme ed espressioni e deve evitare ogni forma di discriminazione, compresa quella di genere.”