L’entusiasmo suscitato dall’approvazione della mozione in consiglio regionale sulla ipotesi di realizzare il terzo scalo aeroportuale del Lazio a Latina vola più veloce del pragmatismo.
Un progetto complesso che non si realizzerà in due giorni e che richiede la massima convergenza sul piano istituzionale, e non solo politico, oltre che il superamento di diversi ostacoli burocratici.
La storia in questo insegna. A guardare al presente, con lo sguardo verso il futuro è la Lega.
“Siamo favorevoli – interviene il coordinatore comunale del Carroccio a Latina, Armando Valiani – all’idea che il Comani possa servire anche i voli civili low cost a patto che questa svolta non causi la chiusura della scuola di volo militare che tanto ha dato in termini di crescita alla nostra comunità.
A marzo di quest’anno una rappresentanza del direttivo comunale della Lega di Latina, composta oltre che da Valiani, da Federica Censi, dal consigliere comunale Massimiliano Carnevale, da Marilena Sovrani e Vittoria Bruscagin, ha incontrato il Comandante del 70′ Stormo per affrontare le problematiche della scuola di volo ed informarsi sui possibili diversi utilizzi dello scalo aeroportuale militare.
Al termine di quell’incontro i rappresentanti della Lega avevano ribadito come il Comani sia una realtà importante per il nostro territorio, sia per l’indotto che sviluppa, sia che per il prestigio che apporta alla città di Latina.
“Argomento – continua Valiani – trattato all’epoca anche in una riunione con il Coordinatore Regionale Francesco Zicchieri, membro della commissione difesa della Camera dei Deputati, e nel consiglio comunale di Latina dello scorso marzo in cui Carnevale e Adinolfi, che oggi ricopre il ruolo di europarlamentare, hanno ribadito con forza la necessità di mettere in campo ogni iniziativa per sostenere la permanenza della forza azzurra nel nostro territorio”.
Quindi?
Qualsiasi ipotesi sul futuro sviluppo del Comani non può prescindere da una convivenza e un’integrazione con la presenza della scuola di volo dell’Aeronautica Militari e del 70esimo storno.
“Da parte nostra siamo dunque attenti a tutti gli sviluppi positivi che può portare questa vicenda, senza però dimenticare che quello dell’aeroporto civile non può e non deve diventare un tema usato per far passare in sordina i ritardi sugli interventi infrastrutturali che da anni attende il territorio del del capoluogo. Non possiamo infatti tacere dei ritardi sulla Roma-Latina sui quali Zingaretti e Coletta e tutte le forze che li sostengono non sono affatto esenti da colpe”.
Insomma lo sviluppo non può procedere a macchia di leopardo, serve una visione completa di quello che la provincia di Latina e il suo capoluogo vogliono diventare.
“Ben venga l’apertura della Regione sull’aeroporto civile a Latina, ma senza dimenticare che questo territorio ha bisogno di interventi concreti – conclude Valiani – per rilanciare la propria economia e il proprio sviluppo”.