Il centrodestra compatto, a traino Lega, pronto a far cadere il presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti.
Si tratta, in realtà del secondo tentativo.
.Il primo era fallito per alcune défaillance interne all’opposizione in consiglio regionale a dicembre 2018
Ma ora la geografia politica è mutata.
Il quadro potrebbe essere più definito a pronto ad avere una cornice completamente diversa da quella targata Pd.
“”Il popolo del Lazio ha voglia di mandare a casa Zingaretti – ha spiegato in un’intervista all’agenzia Dire, Angelo Tripodi, capogruppo della Lega alla Pisana – e nelle prossime ore chiederò un incontro al centrodestra per la mozione di sfiducia. Domani ci sarà consiglio, spero di incontrare gli altri capigruppo di centrodestra. Chiamerò Pirozzi, Cavallari e Cangemi, ci metteremo attorno a un tavolo e poi parleremo anche con la Lombardi”.
Insomma si prepara una nuova battaglia.
I numeri di Zingaretti sono risicati in regione.
Giocare sul filo di lana è possibile ma rischia di essere molto pericoloso.
Tripodi ha fatto i suoi calcoli.
“La stampella a Zingaretti dovrebbe venire meno perchè Cavallari è passato con l’Udc, che rientra nell’area centrodestra, Pirozzi è entrato in Fratelli d’Italia, Cangemi ha fatto una campagna elettorale spudorata per Tajani. Quindi, se non per i 5 Stelle, Zingaretti non ha più la maggioranza in aula. Spero che la coscienza di queste persone consenta di portare alla firma la mozione sfiducia”.
La chiamata alle armi è partita.
Non resta che vedere quanti risponderanno.
E quanti, invece, porranno il sacro fuoco della poltrona sopra a tutto.