Tutte le organizzazioni sindacali territoriali della polizia penitenziaria di Viterbo hanno organizzato una manifestazione per oggi in piazza del Plebiscito a Viterbo – di fronte alla prefettura – per denunciare le principali problematiche con cui ogni giorno devono fare i conti tra cui la carenza di personale.
Manifestazione che si aggiunge a quella indetta, anche, a livello Regionale da tutte le sigle sindacali Fns Cisl, Sappe ,Uilpa, Uspp, SinaPPe, Osapp e Fp Cgil, che si svolgerà a Roma lunedì 27 davanti all’istituto penitenziario di Regina Coeli.
Attualmente gli istituti che hanno la maggiore carenza di personale di polizia penitenziaria sono gli istituti di Regina Coeli (-34%) Cassino (-33%) NC Rieti (-28%) Velletri (-27%) CR Rebibbia (-25%) Viterbo (-21%) a tale data vanno aggiunti gli Istituti CC Frosinone e Rebibbia NC che raggiungono una carenza oltre il 30% in quanto amministrano unità non proprie relativa al Nucleo Tradizioni Provinciale di Frosinone e Nucleo Traduzioni Cittadino di Roma.
Da non sottovalutare il dato sulle aggressioni al personale delle carceri del Lazio: 42 nel 2021, 33 nel 2022 e già 17 nel primo trimestre 2023.
“Purtroppo – sottolinea il segretario Generale CISL FNS Lazio Massimo Costantino – registriamo sovraffollamento nelle carceri e le situazioni di maggiori criticità si registrano a Regina Coeli e Civitavecchia Nuovo Complesso (che presentano tassi di affollamento rispettivamente del 158% e del 154%). Accanto a questi vi sono altri quattro Istituti: Cassino, Latina, Rebibbia (R. Cinotti), e Viterbo che presentano tassi effettivi di affollamento superiori a 130%.
Per la Fns Cisl Lazio vi è l’esigenza – urgente – della riapertura del reparto detenuti presso l’ospedale Santa Maria Goretti di Latina chiuso da tempo e quando i detenuti vengono ricoverati è necessario ricorrere ai piantonamenti tra le corsie. Tale apertura, risulta essere l’unica soluzione possibile – peraltro applicata egregiamente in altre provincie della regione Lazio- Viterbo Belcolle e S.Pertini -Roma.
La Fns Cisl Lazio è pronta a qualsiasi confronto in sede tecnica e politica ma lo Stato dimostri che c’è e che il sistema penitenziario è realmente in grado di garantire sicurezza a chi ci lavora ed alla collettività tutta”.