Un’ordinanza che impone ai privati di tenere sistemata la vegetazione nelle aree di loro competenza, pena multe da 500 euro. L’ha emanata nei giorni scorsi il Sindaco di Latina Damiano Coletta. Il fine è nobile: tenere curata la vegetazione per contenere il rischio di incendi, ma anche per prevenire la proliferazione di animali quali topi, serpenti e insetti. L’ordinanza dice anche che l’incuria può portare a problemi di igiene e di scarsa visibilità, pericolosa per la circolazione delle auto e dei pedoni. Tutto giusto, peccato che la dispisizione cozzi vistosamente contro le immagini che circolano sui social network che mostrano come in tante aree pubbliche, in particolare nelle periferie, l’erba sia alta, anzi altissima e incolta. È un problema comune in Q4/Q5, ma anche a Borgo Sabotino le aree verdi sono fin troppo trascurate.
Intanto il Comune pensa bene di dettare legge ai privati: dal 15 maggio al 15 ottobre 2017, i proprietari di aree verdi urbane, di immobili connessi con aree verdi, i responsabili dei cantieri edili e di strutture turistiche, artigianali e commerciali, devono provvedere al taglio dell’erba e della vegetazione, alla rimozione del materiale falciato e dei rifiuti presenti. Viene anche imposta la regolazione di siepi, taglio di rami di alberi e piante, rimozione degli stessi, nelle aree privati nelle vicinanze delle abitazioni e in particolare nelle aree private vicine a quelle pubbliche o ad uso pubblico. Da ultimo l’ordinanza impone anche il taglio di radici e di piante suscettibili di fare danno alle aree pubbliche e alle sedi stradali o ai luoghi di pubblico passaggio. Chi non rispetta l’ordinanza rischia una multa da 500 euro. Verrebbe da chiedersi chi multa il Comune o se bisognerà aspettare il 15 maggio affinché il Comune si adegui alle sue stesse disposizioni e provveda allo sfalcio e alla sistemazione delle aree pubbliche.