Renato Archidiacono lascia Italia Viva. Il partito di Renzi per sul territorio pontino un vero pezzo da novanta. Stimato professionista, determinato, capace Archidiacono aveva tutte le carte in regola per fare la differenza.
Ma qualcosa sembra non essere andato per il verso giusto.
Tanto è che ha lasciato il partito. Lo ha fatto a pochi mesi, era febbraio 2020 quando si ufficializzò la sua nomina quale coordinatore provinciale di Italia Viva in tandem con ll’ex consigliere comunale di Cisterna, Elisa Giorgi.
“Ho comunicato al presidente nazionale di Italia Viva le mie dimissioni da coordinatore provinciale di Latina. Avevo accettato con entusiasmo e convinzione questa nuova avventura – spiega – della mia vita per cercare di dare un contributo nel radicamento del partito in provincia , senza prospettive personali future da inseguire nè posizioni da dover difendere. L’unica condizione che ritenevo e ritengo imprescindibile è la serietà dei comportamenti perché la politica deve essere e deve mostrarsi una cosa seria. Ho esternato la mia opinione sulla posizione politicamente ambigua della coordinatrice comunale Celina Mattei che svolge il suo ruolo di dirigente del partito pur essendo rimasta nel gruppo consiliare Lbc e presidente della commissione urbanistica”.
Insomma voler stare con il piede in due staffe non è nè plausibile nè accettabile.
“Ho manifestato la mia preoccupazione sul fatto che si potesse dare di Italia Viva a Latina l’idea di un irrilevante satellite di Lbc. Ho personalmente chiesto.,Il giorno dopo le nomine e non il giorno prima, come erroneamente riportato in una mia recente intervista, la disponibilità all’architetto Mattei a fare una scelta di campo netta che non inducesse in alcuno perplessità sul posizionamento politico di Italia Viva a Latina. Nonostante ciò ad oggi non ho trovato la giusta sensibilità nè la volontà, all’interno dell’organizzazione del partito, di risolvere questo problema di palese opportunità politica e ne ho tratto le dovute conclusioni”.
Cala il sipario su un’esperienza ma non certo su valori.
“Le idee ed i progetti ambiziosi di Matteo Renzi, di cui resto convinto sostenitore, devono camminare sulle gambe delle persone e per andare lontano necessitano di persone serie. Se avessi continuato a condividere questa situazione, la prima persona poco seria sarei stata io. Ringrazio gli amministratori locali, i responsabili dei Comitati di Italia Viva e gli iscritti che – conclude Archidiacono – in questo breve periodo mi sono stati vicini”.