lunedì 29 Maggio 2023

Intervista a De Marchis: Di Giorgi investe sui capi scorta

di Giusy Cavallo – La nomina del Capo Gabinetto Melaragni da parte del sindaco Di Giorgi ha sollevato non poche polemiche. C’è chi parla di “carica assolutamente non necessaria, come il capogruppo del Partito democratico in consiglio comunale, Giorgio De Marchis, che abbiamo intervistato sulla questione e anche sullo stato del Pd a livello provinciale.

Abbiamo letto un suo post su Facebook in cui scrive che lo stipendio di Gianfranco Melaragni, neo capo Gabinetto del sindaco, sarà di 150mila euro.

Io in realtà ho parlato di uno stipendio di riferimento per un capo gabinetto, lo stipendio corretto ancora non lo sappiamo visto che l’atto non è ancora presente nella sezione trasparenza del sito del Comune, cosa che dovrebbe essere obbligatorio per una carica dirigenziale. Chiederemo comunque al sindaco Di Giorgi di relazionare in Consiglio Comunale perché il conferimento di questo incarico con relativo stipendio fa a pugni con quello che ci hanno comunicato qualche settimana fa in Commissione Bilancio e cioè che se il Comune non avesse attuato una politica di tagli alla spesa si sarebbe dovuti arrivare a diminuire servizi ai cittadini pur di evitare uno squilibrio in bilancio.

Quindi questa carica non era assolutamente necessaria, anzi?

No e le spiego perché: nell’ottobre 2011 il sindaco Di Giorgi, rispondendo ad una nostra interrogazione sulla figura del city manager, ci spiegava che l’avvocato Mignano lavorava per la città in maniera totalmente gratuita e che questo avrebbe fatto risparmiare alle casse del Comune 15mila euro al mese perché non si sarebbe dovuto pagare per lo stesso lavoro un Capo Gabinetto. Cosa è cambiato adesso? Se queste cose erano vere nel 2011, perché il sindaco a metà consiliatura nomina un Capo Gabinetto? Sinceramente è difficile trovarne i motivi. Se c’è un problema alla macchina organizzativa e dirigenziale, questi problemi non devono rimanere chiusi nelle stanze del sindaco ma devono essere esposti in Consiglio Comunale e Di Giorgi se ne deve assumere le responsabilità. Ma queste sono solo supposizioni, visto che, finora, nessuno ci ha spiegato il motivo di questa nuova nomina e cosa è cambiato dall’inizio della consiliatura ad oggi.

Cambiando argomento e parlando del PD, si deve ancora eleggere il Presidente provinciale visto che Mansutti ha fallito due votazioni. Adesso a che punto siete?

La commissione regionale di Garanzia ha accolto il nostro ricorso ed ha annullato la seconda votazione (durante la quale non si è raggiunto il quorum dei 127 votanti necessari x la validità della votazione ndr) mentre ha ritenuto di non prendere in considerazione il controricorso di Mansutti.

Quindi si deve rivotare?

Si e penso che sarà fatto prima di Natale

A questo punto che scenari si aprono?

Io credo che il risultato delle primarie dovrebbe aver dato il via a un percorso di apertura e cambiamento, offrendo anche alle minoranze la possibilità di esprimere i propri rappresentati. Io non ho votato Renzi, ma è chiaro che le persone chiedono un cambiamento e quindi una persona che sia anagraficamente e metodologicamente nuova e Mansutti non corrisponde a questo tipo di immagine, inoltre pur disponendo del 60% dei voti in assemblea ha fallito due volte.

Su chi si punta adesso?

Ancora non si è ancora ragionato sui nomi, ma per me è giusto rivolgersi alla generazione dei trenteenni e tra le altre cose spero ci sia spazio anche per le donne.

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