Il lungomare di Latina diventa un imbuto per le auto. Strade bloccate con file da piazzale di Foceverde sino alla Casilina.
E’ stata questa una delle caratteristiche del primo vero giorno in cui le persone hanno deciso di dedicarsi un pò di relax al mare.
Peccato che il rientro sia stato caratterizzato dal caos totale per diverse ore.
La denuncia arriva dal portavoce di Fratelli d’Italia a Latina, Gianluca Di Cocco.
Il problema starebbe, infatti, nella chiusura del ponte sul Mascarello. Un’infrastruttura fondamentale che rappresentava un punto di sfogo per le auto e che oggi è ancora, tristemente, chiuso da mesi senza alcuna soluzione concreta in vista.
“Sono andato personalmente a verificare e mi sono reso conto che – complice la mancanza di adeguata segnaletica tantissime auto sono arrivate a ridosso del ponte per poi essere costrette a manovre insensate e complicate stando lo spazio esiguo che caratterizza la strada per Valmontorio. Il tutto creando un tappo enorme e sei o sette chilometri di fila“.
Ma non basta, sembra infatti che la possibilità, concessa al mattino, di percorrere a piedi il ponte sia stato precluso di punto in bianco nel pomeriggio della stessa giornata.
“Sarebbe interessante, capire – spiega Di Cocco – chi è stato illuminato che ha deciso dalla mattina alla sera, senza usare eufemismi, di chiudere anche la pedonalizzazione nella stessa giornata portando le persone a scavalcare i parapetti. Una situazione inverosimile”.
Insomma ai problemi legati all’emergenza si sommano quelli ormai noti, perchè irrisolti, che caratterizzano da sempre la marina di Latina.
“Non si comprende perchè non si consenta almeno di procedere con un senso unico alternato su quel ponte. Così come, se si è deciso di tenerlo chiuso, ancora non si è proceduto a segnalarlo in modo chiaro e adeguato – conclude Di Cocco – ad evitare che le persone arrivino a ridosso della struttura con le ripercussioni che abbiamo visto ieri. Il litorale merita programmazione, attenzione, e amore di cui questa amministrazione non hanno mai mostrato neanche un cenno. Per fortuna manca poco e potremo mandarli a casa”: