Gli incendi sulla Pontina di questa ultima settimana dimostrano che in questi anni c’è stata un’assenza assoluta di interventi di manutenzione. Pino Simeone, consigliere regionale di Forza Italia, si rivolge proprio alla Regione per affrontare il problema in modo adeguato e non sottovalutando la situazione.
“La Regione – scrive in una nota – di fronte a questa situazione allarmante e di emergenza costante non può limitarsi ad investire nel triennio 2016 – 2018, quasi fosse una gentile concessione, solo 2milioni e 500mila euro destinati al ripristino di qualche chilometro di asfalto a fronte di circa 140 chilometri di strada totali sommando entrambi i sensi di marcia. Perché significa non avere alcuna idea della dimensione del problema e, soprattutto, voltarsi dall’altra parte rispetto alle esigenze dei cittadini”.
Ci vuole una “programmazione mirata, e le coperture economiche necessarie, su tutta la Pontina ed in entrambi i sensi di marcia per procedere al taglio dell’erba, alla rimozione dei cumuli di spazzatura, per metterla in sicurezza”.
Discorso a parte è la realizzazione dell’autostrada Roma-Latina che non esclude assolutamente la manutenzione e il ripristino della sicurezza sulla Pontina. “Il tempo per discutere è terminato, lo diciamo da tempo – incalza il consigliere di Forza Italia -, la gara è stata aggiudicata, le risorse stanziate. Anche il minimo ripensamento porterebbe, una volta per tutte, a perdere i finanziamenti destinati dal Cipe alla Roma – Latina che verrebbero dirottati definitivamente su altre opere. A tutti coloro che continuano a definire questa opera “inutile e dannosa”, a coloro che sostengono che si tratta solo “dell’ennesima colata di cemento”, chiedo solo di percorrere la Pontina per qualche giorno e di vedere i danni che la mancanza di collegamenti con l’autostrada del Sole, con la Capitale, con il resto dell’Italia e del Lazio stanno causando alle imprese che muoiono ogni giorno per mancanza di infrastrutture. I cittadini e le aziende ci chiedono, come istituzioni, di agire. Non possiamo sottrarci a questo che è per tutti noi, sindaci, consiglieri regionali, senatori, deputati, presidenti della Provincia non un invito ma un dovere. Perché senza strade, senza collegamenti, senza sicurezza oltre all’isolamento continueremo a pagare un prezzo troppo alto, ed ormai non più sostenibile, in termini di vite umane, di posti di lavoro e di sviluppo”.