sabato 25 Marzo 2023

Il Pd rinasce dall’assemblea nazionale. Zingaretti in camicia blu: “Tutto da rifare”

Un’assemblea nazionale affollatissima ha proclamato oggi, all’hotel Ergife di Roma, ufficialmente Nicola Zingaretti segretario nazionale del Pd.

Nessun voto contrario e 86 astenuti.

Dopo il risultato delle primarie del 3 marzo il Partito democratico riparte da qui.

Zingaretti si presenta in camicia blu e cravatta.

Nell’assemblea siedono 119 membri dalle liste collegate a Giachetti, 228 per l’area Martina, 653 delegati per Zingaretti.

Del Lazio sono 88 i delegati.

Di questi 47 provenienti dalla Capitale, 19 dalla provincia di Roma, 7 da quella di Frosinone, 7 da Latina, 4 Da Rieti e 4 da Viterbo.

Per la provincia di Latina ci sono Rita VisiniMarco Fioravante, Sesa Amici, Franco Esposito, Stefano Sperduti, Vincenzo Giovannini e Chiara Panella.

Zingaretti nel suo intervento, interrotto da applausi e da una standing ovation quando fa riferimento alla necessità di non ripetere gli errori del passato, snocciola, di fronte ad una sala gremita come non si vedeva da tempo, i temi su cui la rivoluzione del partito sia all’interno che all’esterno deve muoversi.

Battaglia sulle infrastrutture materiali ed immateriali.

Lotta all’immobilismo e all’incertezza, guerra aperta alla povertà e allo stallo economico.

E poi un partito tutto da costruire.

A partire dallo statuto che verrà completamente riscritto.

“Ora dobbiamo cambiare tutto. Il Pd deve diventare un partito pluralista, aperto al civismo e al volontariato, basta con il correntismo esasperato che ha lasciato fuori troppe persone. A noi serve un Pd forte ma anche una rete di corpi intermedi. Dobbiamo costruire un campo democratico largo più allargato e inclusivo, senza settarismi”.

La sintesi della nuova fase è uno e uno soltanto, i giovani.

E poi le donne tanto che Zingaretti annuncia che già da domani avvierà le procedure per ricostituire la Conferenza nazionale delle donne democratiche

Zanda è stato nominato tesoriere. Gentiloni presidente.

Renzi non si presenta e si limita a mettere un post di auguri su Facebook.

Il primo step è stato compiuto.

Ora per Zingaretti inizia la parte più complessa a partire dalla necessità di dividere il suo impegno sia sul fronte partito che sulla guida della Regione Lazio dove il lavoro da fare è ancora tantissimo.

Amministrative ed europee il primo banco di prova.

Poi si vedrà se il leader del Pd deciderà di portare a fino mandato l’esperienza in Regione o, come molti non solo all’opposizione, si augurano lascerà il timone.

Alessia Tomasini
Nata a Latina è laureata in Scienze politiche e marketing internazionale. Ha collaborato con Il Tempo e L'Opinione ed è stata caporedattore de Il territorio e tele Etere per la politica e l'economia. L'esperienza nell'ambito politico l'ha vista collaborare con pubbliche amministrazioni, non ultima quella con la regione Lazio, come portavoce e ufficio stampa.

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