Anche la Regione Lazio sarà presente alla XXIII edizione della Borsa mediterranea del turismo archeologico, in programma al Tabacchificio Cafasso di Paestum (Salerno) dal 25 al 28 novembre 2021.
All’evento fieristico, tra i più frequentati nel panorama del turismo archeologico e culturale, il Lazio potrà presentare alcuni dei più importanti siti archeologici presenti sul suo territorio e far rivivere, attraverso la narrazione archeologica, i luoghi simbolo della tradizione.
Nello specifico, due saranno gli incontri curati dall’Agenzia Regionale del Turismo della Regione Lazio: “IL LAZIO CULLA DELL’ARCHEOLOGIA ROMANA. ALLA SCOPERTA DI ROMA ANTICA LUNGO LE VIE CONSOLARI”, il 25 novembre presso la Sala Velia, permetterà di ripercorrere le vie consolari che da Roma si diramavano per il mondo. Strade, anfiteatri, acquedotti ancora esistenti, dopo più di duemila anni, testimoniano la ricchezza e la potenza di Roma.
Il tema del secondo appuntamento, che si terrà il 26 novembre presso la Sala Velia, è “IL LAZIO CULLA DELL’ANTICO. L’ETRURIA MERIDIONALE, LA SABINA E I TERRITORI CIOCIARI”. Un percorso tra i siti archeologici fortemente rappresentativi delle identità culturali dei territori laziali pervasi dalle tracce etrusche, civiltà che ha influenzato fortemente il popolo romano e che, influendone le tradizioni, ne ha contribuito alla ricchezza e alla potenza culturale.
“L’archeologia rappresenta un modo attraverso cui far conoscere il territorio laziale nella sua interezza e anche un modo per promuovere l’offerta turistica in un modo eccezionale – ha dichiarato l’Assessore Valentina Corrado, Assessora Turismo, Enti Locali, Sicurezza Urbana, Polizia Locale e Semplificazione Amministrativa -. Non da ultimo bisogna sottolineare quanto l’archeologia permette di incentivare un turismo di prossimità, lento e sostenibile. In poco tempo è possibile raggiungere territori limitrofi e godere qui e non altrove, nel territorio laziale, di un patrimonio mondiale inestimabile. Vogliamo far riscoprire i luoghi e sfruttare l’attrattività di Roma per trainare i turisti verso le altre province del territorio che conservano preziosi siti che devono essere preservati e valorizzati”.