Il PalaBianchini è l’altra promessa mancata dell’amministrazione di Damiano Coletta a Latina. I mesi estivi con lo stop dei campionati dovevano servire ad adeguare la struttura alle nuove norme di sicurezza, ma poco o nulla è stato fatto.
Se ne discuterà domani nella commissione trasparenza convocata dalla presidente di FdI Matilde Celentano.
Intanto si accende il dibattito sulla possibilità di creare un nuovo PalaSport. Perché il PalaBianchini rimane comunque piccolo per ospitare squadre della massima serie.
Non è un caso che la Top Volley Latina abbia già traslocato, durante le partite di coppa europee e durante le semifinali playoff quando a guidarla c’era Chicco Blengini.
Per tutto il resto ci sono le ordinanze, quelle firmate dal sindaco e che consentono alla struttura di stare aperta per ospitare le partite e gli allenamenti, fin dove le norme di sicurezza e i regolamenti delle federazioni lo prevedono.
Appare sempre più probabile che la squadra di Serie A1 giocherà a Cisterna, uno scippo per la città di Latina, non da Caserta, ma da Cisterna, città confinante di 35 mila abitanti. Con un palazzetto tutto nuovo che attende solo di essere battezzato. La conferma è arrivata ieri direttamente dall’amministrazione comunale guidata da Mauro Carturan.
E l’amministrazione di Latina?
Dovrà spiegarlo alla città l’assessore Emilio Ranieri, che a luglio garantì che sarebbero stati fatti i lavori. C’erano in ballo 590 mila euro. A settembre non se ne è fatto nulla.
Dovrà prendersi le sue responsabilità anche il sindaco di Latina, Damiano Coletta, uomo di sport e legato in passato alla stessa Top Volley Latina (era tra lo staff medico della squadra).
E i tifosi? A loro tutto sommato va quasi bene, meglio Cisterna di Caserta, ma lo smacco resta grande per la città.
Che si insegua un sogno di un nuovo Palasport o che si inizi finalmente a risistemare il PalaBianchini dove non funzionano neanche le docce, è evidente che attendere non paga, perché qualcuno si fa trovare pronto a beffare la città capoluogo.
Lo “scippo” ora si chiama Top Volley Latina, ma non sarebbe da stupirsi se altre società tanto blasonate quanto bistrattate da chi guida la città, scegliessero di andare altrove.