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Hydro Slim, l’azienda non sblocca le quattordicesime: a Cisterna parte lo sciopero e il presidio

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di Redazione – Rischia di aprirsi un’altra vertenza nel territorio della Provincia di Latina. Questa volta è il turno degli operai della Hydro Slim di Cisterna, pronti a scioperare dal momento che la loro azienda ha disdetto gli accordi integrativi aziendali. Nelle recenti riunioni la Hydro Slim ha comunicato ai sindacati e alle Rsu aziendali di essere costretta a ridurre il costo del lavoro per contenere le perdite economiche, spiegano dalla Fiom Cgil. Paradossalmente però aveva chiesto ai propri dipendenti di essere disponibili a turni di straordinario. Già due anni fa tuttavia l’azienda si era ritrovata in una situazione simile e aveva concordato di congelare per due anni la quattordicesima mensilità. “Tale operazione, a detta dell’azienda, avrebbe consentito, insieme ad altri provvedimenti di riduzione dei costi generali, ad un pareggio delle perdite nel 2013 ed a un cenno di positività della redditività nel 2014. Piano fallito, che invece ha visto un’ulteriore perdita di circa 4 milioni di euro nel 2014”, dicono dalla Fiom. In sostanza, ragiona il sindacato, non si produce risparmio se contemporaneamente si congela la quattordicesima ma si spende per pagare gli straordinari. “Puntualmente, alla vigilia del rispetto degli impegni assunti dall’azienda, la stessa nuovamente bussa cassa”, lamenta la Fiom. Di conseguenza Fim, Fiom, Uilm, Ugl e le Rsu hanno respinto quello che è considerato un piano inaccettabile e un ricatto, e per questo hanno proclamato 16 ore di sciopero durante il mese di gennaio. Le prime 4 ore saranno osservate giovedì 14 gennaio. In questa occasione è previsto anche un presidio davanti lo stabilimento e il blocco di ogni forma di straordinario.

A preoccupare sindacati e operai è che la Norsk Hydro è la stessa proprietaria del 50% della Sapa, che ha recentemente chiuso lo stabilimento di Fossanova. “Le politiche industriali che la direzione aziendale sta mettendo in campo non lasciano tranquille le maestranze del sito di Cisterna”, dicono dalla Fiom. Che esprime preoccupazione anche per la decisione dell’azienda che investirà 130 milioni di euro nello stabilimento tedesco di Crevenbroich, dove ci sarà un forte incremento della produzione.

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