L’avvocato Giuseppe Conte, ex presidente del Consiglio che ha traghettato il Paese durante la pandemia mondiale, ha messo da parte tecnicismi e parole complicate per parlare alla gente che questa mattina lo ha raggiunto al Parco Falcone Borsellino, a Latina. E’ arrivato per sostenere il candidato sindaco del Movimento 5 stelle, Gianluca Bono, e farà un piccolo tour per visitare varie zone del capoluogo pontino.
Tanti gli argomenti toccati durante il suo discorso: il settore della cultura e dello spettacolo, che vuole far ripartire arrivando a togliere limiti di ingresso alle sale cinema e teatro per esempio che, ha detto: “così non riescono a coprire le spese”. E poi la crisi dell’edilizia che si sta riprendendo secondo il suo pensiero grazie anche al bonus del 110%. “Oggi dall’inizio dell’anno + 6 miliardi e 200mila euro nel settore delle costruzioni, che migliora insieme al settore manifatturiero. Allora – ha continuato – quando si lavora per il proprio paese le cose si possono fare. Non mi metto al tavolo con l’imprenditore amico per chiedere ‘cosa ti serve’, chiedo ai cittadini cosa serve. E’ un punto di vista differente”.
Poi si è soffermato sull’importanza dell’ambiente e del clima e ha parlato di comunità energetiche. Ha chiamato sul palco Maria Grazia Ciolfi che ha spiegato: “E’ una misura che consente ai cittadini o enti pubblici collegati alla cabina di fornitura di energia di lavorare insieme con il fotovoltaico: produrre energia pulita, utilizzarla e rivendere quella in eccesso”. “Grazie alle agevolazioni – ha detto l’ex premier – predisposte dal il M5s la transazione ecologica la facciamo a casa, tutti”.
“Qualche giornale – ha continuato – in questi giorni contesta che non si conosce la linea politica di Conte, è questa: comunità energetiche, Bonus 110 per cento, 400mila nuovi assunti a tempo indeterminato, in più rispetto non al 2020, ma al 2019. Ci interessa che voi comprendiate che c’è una politica fatta non da fenomeni, ma da chi si applica per voi.
Ci hanno descritto come dittatori pazzi, se avessimo seguito Meloni e Salvini… ancora adesso si stanno chiarendo le idee sui vaccini, un giorno la dicono cotta, un giorno cruda. Fateci capire dopo un anno e mezzo come dobbiamo salvare il paese”.
Poi si è rivolto di nuovo ai cittadini: “Volete dare una svolta a questa vostra città che ha diversi problemi, non vengo io a descriverli né a fare promesse elettorali irrealizzabili, però noi assumiamo impegni. Evitate però il voto di cortesia all’amico e al parente: dobbiamo decidere il futuro dei nostri bambini. Dovete decidere sul progetto.
La transazione ecologica e digitale va fatta comunque, gli obiettivi sono vincolati: entro il 2030 dobbiamo tagliare le emissioni del 55%, dobbiamo correre 9 volte più veloci. Noi offriamo un progetto per Latina e per il paese di governare questo percorso e indirizzarlo in modo intelligente: migliorare qualità di vita dei cittadini e non distruggere il tessuto imprenditoriale. Vedrete che questa voglia di cambiamento insieme la realizziamo. Lavorando in modo serio, intelligente: su viabilità, trasporti, sistema fognario e idrico, rigenerazioni urbane. Il pianeta non è nostro, non possiamo distruggerlo”.
Qualcuno gli ha chiesto onestà e Conte ha risposto: “Promesse non ne facciamo, ma una garanzia la diamo a te e a tutti, tutte le nostre attività saranno portate avanti sempre nella piena legalità, e non verrà meno il contrasto a tutte le forme di corruzione, alle infiltrazioni mafiose, alle infiltrazione nella pubblica amministrazione”.
Rispetto all’economia ha specificato: “Il pil che aumenta è importante, ma se non c’è giustizia sociale i ricchi saranno sempre più ricchi e i poveri ancora più poveri. Per questo mi indigno davanti a chi mette in discussione il reddito di cittadinanza, ci siamo arrivati tardi rispetto agli altri paesi. Faremo anche il salario minimo: ci sono 4 milioni di lavoratori con salario inferiore a 9 euro l’ora: non è dignitoso”.