E’ prevista per oggi un’assemblea pubblica del personale dell’ufficio del Giudice di Pace di Latina. L’ha indetta il sindacato Funzione Pubblica Cgil per protestare contro la cronica mancanza di persona che, di fatto sta paralizzando l’operato dell’ufficio. L’obiettivo del sindacato è di “per attivare un percorso di mobilitazione ormai non rinviabile e spingere il Presidente del Tribunale e l’amministrazione centrale ad intervenire una volte per tutte in misura adeguata a garantire finalmente un servizio giustizia efficiente”.
“Il sindacato – sottolinea il segretario Vittorio Simeone – ha segnalato a tutte le autorità competenti la situazione assurda che vive l’ufficio: Presidente del Tribunale, Presidente della Corte di Appello, Direttore Generale del Ministero della Giustizia, Capo di Gabinetto del Ministero della Giustizia, Sottosegretario del Ministero della Giustizia. La prima responsabilità di tale paralisi è senza dubbio del Ministero che continua ad assegnare personale a tutti gli uffici giudiziari superiori dimenticando che la giustizia minore del Giudice di pace in realtà interessa tutti i cittadini. La sua competenza interessa la materia civile e penale e non è accettabile – continua – che una parte lesa veda condannare il colpevole e poi la sentenza resti ferma sul tavolo per mancanza di personale che provvede a pubblicarla ed eseguirla.
Il presidente del Tribunale a fronte di circa 200 unità lavorative in servizio presso il Tribunale deve inviare soltanto tre unità al Giudice di pace, proprio come prevede il regolamento che disciplina gli spostamenti del personale: queste tre unità, la cui perdita temporanea non crea alcun problema al Tribunale devono corrispondere alle qualifiche che mancano vale a dire un direttore, un cancelliere e un assistente giudiziario”.
Non solo, Simeone sottolinea come l’applicazione di tre unità debba prevedere il tempo pieno, cioè 5 giorni alla settimana per sei mesi, e non come accade ora ovvero per due giorni a settimana e per soli due funzionari.