È di proprietà dell’avvocato della giornalista di Repubblica Federica Angeli, l’auto che è stata distrutta dalle fiamme in via Pio IX, a Gaeta. La professionista da tempo vive sotto scorta perché minacciata dalla malavita e da sempre in prima linea nella denuncia del malaffare, anche nel territorio di Ostia e del lungomare romano.
Le indagini sono ancora in corso, ma è lo stesso avvocato a legare l’episodio alla decisione di assumere la difesa della giornalista che tra le altre cose ha subito una serie interminabile di querele che per quasi cento volte sono state archiviate. Un altro modo per chiuderle a bocca. Ora sembra si sia arrivati a colpire le persone a lei vicine: qualche giorno fa era andata a fuoco anche la vettura della sorella. Casi inquietanti e che sembrano ricondurre proprio alla Angeli che avrebbe bacchettato con i suoi articoli anche alcune associazioni antimafia.
Sulla vicenda subito anche Stampa romana e la Federazione nazionale stampa italiana sono intervenute.
“Si moltiplicano i segnali inquietanti attorno a Federica Angeli, cronista di Repubblica, già costretta a vivere sotto scorta per via del suo lavoro di denuncia. A pochi giorni di distanza dall’ultima inchiesta sulle infiltrazioni mafiose sul litorale romano, nelle scorse ore una mano ignota ha incendiato a Gaeta la macchina del suo legale, che poco prima aveva incontrato Angeli”.
“Spetterà agli inquirenti condurre ulteriori indagini – hanno commentato il segretario generale e il presidente della Fnsi, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, e il delegato per i progetti di educazione alla legalità del sindacato dei giornalisti, Michele Albanese – ma non vi è dubbio che siamo in presenza di avvertimenti da non sottovalutare, perché ripetuti e accompagnati da costanti minacce e insulti anche sui social network”.
«La Federazione nazionale della stampa italiana – hanno proseguito – ritiene che questi episodi debbano indurre le autorità preposte a tenere alta la guardia e a ponderare l’adeguatezza della misure di sorveglianza disposte a tutela della collega. Nelle prossime ore chiederemo un incontro al ministro degli Interni per valutare non solo la situazione di Federica Angeli, ma anche di tutti gli altri giornalisti minacciati. La Fnsi ha anche deciso, in occasione della Giornata mondiale della libertà di stampa prevista per il prossimo 3 maggio, con iniziative già programmate a Reggio Calabria, Torino e Milano, di porre al centro della giornata le storie dei cronisti minacciati. Saranno raccolte testimonianze e voci da consegnare al ministro».