La mancata realizzazione del porto Marina di Cicerone ha un responsabile. Anzi, i responsabili, che sono quattro dipendenti del comune di Formia. Stando, almeno, all’interpretazione del neo sindaco Taddeo che, in un documento di sei pagine, ha fatto nomi e cognomi.
I quattro, secondo Taddeo, devono rimborsare l’ente di 3,6 milioni di euro oltre al danno di immagine da liquidarsi in via equitativa “per aver concorso nell’archiviazione del procedimento di valutazione di impatto ambientale strategica… per la realizzazione del porto turistico di Formia, disposta dall’autorità competente, – Regione Lazio – giusta determinazione dirigenziale del 31 ottobre 2018, non potendo proseguire l’iter istruttorio, trascorsi oltre due anni dall’emanazione del documento di scoping e oltre 120 giorni dalla nota di sollecito, del 16 maggio 2018, senza ricevere alcuna comunicazione in merito a quanto richiesto”.
Nello specifico di tratta di Roberto Guratti, che all’epoca dei fatti era responsabile unico del procedimento e che oggi è in pensione. Quindi Filippo Gionta, figura di supporto al Rup, Sisto Astarita e Stefania Della Notte quali dirigenti del Settore Urbanistica.
