martedì 26 Settembre 2023

Formia, quando gli angeli passeggiano in corsia: su Repubblica la storia di Silvia e del signor Giuseppe

“Silvia, indaffaratissima, corre su e giù nell’ospedale: è in guerra contro il Covid. Da una stanza sente il suono di un pianto, si ferma ed entra.

Nella stanza c’è Giuseppe che piange nel suo casco. Silvia, nonostante la sua fretta, riflette e si ripete di non poter essere indifferente a ciò. Si siede vicino a Giuseppe e gli prende la mano. Il tempo sembra essersi fermato in questo istante. Non sembra, ma lei è un Angelo. È un angelo che potrebbe chiamarsi: Carlo Giovanna, Ester, la dottoressa Vaudo, Caterina, Francesco, Salvatore, Deborah, Rita, Carlo… Non ricordo il nome di tutti, ma alla fine non serve, sono tutti uguali. Di loro vedi solo gli occhi, occhi gentili nonostante le loro paure.

P.s. Scusa Silvia e scusa Giuseppe per avervi rubato una foto, ma quest’istante rimarrà sempre nel mio cuore”.

Il racconto che avete appena letto è stato affidato a facebook da Marco, autore anche della foto. Un racconto, ed una foto, che immortalano un attimo, un istante, un momento che ferma il tempo. Un momento di una giornata, qualsiasi, di ordinaria umanità. Un momento dei tanti che si vivono, al temo del covid, negli ospedali italiani. Una storia riportata dal quotidiano La Repubblica.

In questo caso ci troviamo nel reparto covid dell’ospedale Dono Svizzero di Formia.

Una storia, ed una foto, che non hanno bisogno di tanti commenti.

Il post di Marco si chiude con un invito: “Mandiamogli un messaggio, in qualunque modo, e se li conoscete ringraziateli”.

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