di Redazione – Nell’ambito di un’indagine della Procura della Repubblica di Piacenza su un’azienda che avrebbe fornito finanziamenti ai partiti, spunta il nome del sindaco di Latina, Giovanni Di Giorgi. Il primo cittadino figurerebbe infatti tra gli indagati insieme al suo mandatario elettorale Giuseppe Di Trento.
I fatti risalgono appunto alle elezioni del 2011 e a Di Giorgi sarebbe imputata una cena elettorale a Roma, ma il problema, ha specificato, il sindaco di Latina è dell’azienda piacentina che non ha registrato in bilancio gli importi erogati ai partiti.
Infatti la società emiliana avrebbe elargito nell’arco di tre anni (dal 2010 al 2012) contributi elettorali per 200 mila euro senza che questi fossero approvati in consiglio di amministrazione.
LA PRECISAZIONE DEL SINDACO – Di Giorgi e Di Trento hanno sottolineato come il ricevimento di tale modesto contributo (si parla di 3000 euro) è stato da loro regolarmente rendicontato, con assoluta tracciabilità avvenuta con bonifico bancario, e il fatto che l’azienda che elargisce contributi elettorali poi non li dichiari secondo le forme previste nel bilancio approvato nell’annualità successiva alla corresponsione, non può dipendere da loro così come il relativo controllo sul bilancio dell’azienda.