Sempre più cittadini europei, senza dimenticarsi di essere italiani. Dopo più di 70 anni in cui l’Europa ha iniziato quel processo politico di unione, di fratellanza e collaborazione tra paesi, che hanno trascorso secoli a dichiararsi guerra, il risultato è che siamo sempre più europei allargando le nostre vedute oltre i confini naturali e politici.
A ricordare i sentimenti di un Europa Unita, di mutuo soccorso tra Stati che che condividono una storia importante e pesante, è il Circolo del Partito Democratico di Fondi in occasione del 72° anniversario della Dichiarazione Schuman, quel patto, nella condivisione di materie prime come acciaio e carbone, tra il ministro degli esteri Francese e l’omologo tedesco che pose le basi e il principio fondamentale dell’attuale Unione Europea.
«Europa sono i caffè e sono le piazze. Sono i caffè che vanno da Trieste a Lisbona, da Parigi a Vienna a Milano, quel caffè in cui c’è sempre un giornale in cui si discute, in cui si sono fatti per decenni, per secoli, i pettegolezzi, in cui si è fatta la storia, che poi sono le piazze, la possibilità di camminare, dialogare, di incontrarsi. Questa per me è l’Europa». Scrive così, in uno dei suoi libri, George Steiner, critico letterario e filosofo francese.
“A 72 anni dalla Dichiarazione Schuman, oggi più di allora –scrive Andrea Rega, segretario del circolo del Partito Democratico fondano – ci si rende conto che l’Europa non è solo Bruxelles o Strasburgo, e non è nemmeno le grandi capitali; l’Europa vive ed è forte nelle piccole cose, nei piccoli centri e tra i vicoli delle città, nelle piazze in cui si parla e dove i bambini giocano. Per questo il Circolo di Fondi del Partito Democratico, che nasce con una forte vocazione europeista, propone al Consiglio Comunale e alla Giunta della città l’avvio dell’iter per l’intitolazione di una via o di una piazza a David Sassoli, come tratto distintivo dell’appartenenza della città tutta al progetto europeo, ad un suo ulteriore slancio, nel segno del sogno messo nero su bianco dai confinati di Ventotene sul famoso Manifesto – Altiero Spinelli, Luigi Colorni, Ernesto
Rossi – così come dal giornalista e presidente del Parlamento europeo.
Siamo consapevoli che l’intitolazione di una strada o una piazza possa sembrare un gesto di per sé banale, ma allo stesso tempo appare evidente come, nel tempo che viviamo, i principi di solidarietà tra popoli e cooperazione delle politiche messe in campo, battaglie che hanno animato sempre David Sassoli, siano tutt’altro che scontati.
Il 9 maggio appena trascorso non è stata una festa dell’Europa come le altre. In questa data si è conclusa la Conferenza sul Futuro dell’Europa, evento epocale per la vita di tutti i cittadini e i popoli del vecchio continente. Un passaggio democratico e politico che può segnare un concreto passo in avanti verso la costruzione degli Stati Uniti d’Europa”.