L’ennesimo torto subito, stavolta sotto forma di furto, ha fatto definitivamente crollare la fiducia nel futuro del suo lavoro da parte dell’edicolante di via Pietro Mascagni ad Aprilia. L’esercizio commerciale, da quarant’anni gestito della famiglia Pucci, è stato infatti fatto oggetto dell’ennesimo furto.
Il giornalaio apriliano è esasperato. In una intervista a Studio 93 confessa di non riuscire a continuare in questo modo e parla apertamente di Stato assente: “Sono stanco – spiega Paolo Pucci – nessuno ti tutela, nessuno ti aiuta. Tutto ciò che mi è stato sottratto serviva per lavorare. Non è possibile continuare così, ho deciso di non riaprire”.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso la scorsa settimana. Verso l’orario di chiusura l’edicolante ha riposto nel proprio furgone lo zaino con i 10 mila euro dell’incasso settimanale, oltre ai Gratta e Vinci, anche per un valore di 10 mila euro. Un momento di distrazione, qualche incombenza dell’ultimo minuto, ed al ritorno al mezzo erano spariti contanti e Gratta e Vinci…
“Ho cercato lo zaino ovunque – racconta ancora Paolo – dentro c’erano anche effetti personali, documenti, chiavi. Spero che almeno queste cose vengano ritrovate. Voglio avere fiducia. Ma per il resto non credo di cambiare idea. Sono esausto. Nei giorni scorsi sono stato male e sono stato comunque costretto a lavorare. Avevo raccolto quei 10mila euro che comunque avrei dovuto investire di nuovo nell’attività. Ormai con i giornali non si guadagna più, riesco a tirare su uno stipendio mensile grazie ai Gratta e Vinci. Ma il Monopolio non ti tutela, l’assicurazione che paghiamo non ti tutela, le istituzioni non ti tutelano. Così è impossibile andare avanti. Chiudo”.