Rida Ambiente chiede chiarezza alla Regione Lazio e al Ministero dell’ambiente sulla gestione dell’emergenza rifiuti proveniente dalla Capitale.
In una nota si chiede “come i flussi di rifiuti dovranno transitare a mezzo del nostro
impianto intermedio di trattamento”.
I tempi sono dettati.
La risposta deve pervenire entro mercoledì.
Altrimenti?
Da lunedì, 15 aprile, la Rida Ambiente sarà “costretta a limitarsi ad adempiere al contratto in essere con Ama nella misura rispondente alle disponibilità concesse da Acea e Lazio Ambiente, salvo ovviamente che la Regione non disponga di una deroga alle Bat, migliori tecniche disponibili, di settore”.
Il contenuto della nota, che non lascia spazio ad interpretazioni, è firmata dal presidente dell’azienda di Aprilia, Fabio Altissimi.
La lettera è stata inoltrata a Comune, Regione, Ministero e Ama, e per conoscenza alla Procura di Roma e alla Corte dei Conti.
“Non possiamo che sottolineare – conclude Altissimi – come davvero non si comprenda il comportamento dell’amministrazione regionale che ben conosce e pianifica i flussi e che
ciononostante autorizza o comunque consente evidenti incongruenze nella quantificazione dei flussi stessi. Incongruenze che impediscono agli operatori la concreta applicabilità delle misure da essa stessa adottate con l’ordinanza, in una situazione d’emergenza che la stessa dichiara e che peraltro era stata negata pochi giorni prima”.