A Latina non passano inosservati i cumuli di immondizia accanto ai cassonetti. Sul tema è intervenuto il candidato sindaco Nicola Calandrini. “Invito tutti a non fare demagogia, soprattutto perché c’è di mezzo la salute dei latinensi! Mi sono subito rivolto al Commissario e al Prefetto per chiedere chiarimenti, confidando in un immediato ripristino della situazione – ha dichiarato l’esponente di Fratelli d’Italia -. È stato a dir poco strano, infatti, che proprio durante la giornata delle elezioni amministrative i nostri cittadini abbiano dovuto districarsi tra i cumuli di immondizia provocati dal blocco delle attività di raccolta. Faccio notare che situazioni del genere non si sono mai verificate in venti anni di gestione da parte di Latina Ambiente”. Sulla società partecipata che finora ha gestito il servizio rifiuti, Calandrini non si vuole sentir dare responsabilità: “La premessa è che Latina Ambiente è arrivata in un momento in cui il sottoscritto non c’era e in un periodo storico durante il quale la soluzione del coinvolgimento della parte pubblica era adottata in numerosissime città italiane”. Per Calandrini i disagi di questi giorni fisiologici, ma in questi anni il servizio è stato gestito bene. Ma adesso è necessario che le istituzioni intervengano per risolvere le criticità. E per il futuro: “È in atto una gara che segnerà una svolta nella gestione del servizio e di sicuro dovremo attivarci per potenziare la raccolta differenziata. Arrivando ad una percentuale del 65-70% potremo finalmente chiudere la discarica – spiega Calandrini -, è quella l’unica via d’uscita. Sarà necessario reperire dei sostegni esterni ma a tal proposito mi conforta la massima disponibilità mostrata dal ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti: nel corso della sua visita a Latina per sostenere la mia candidatura, Galletti ha assicurato che ci sarà la possibilità di accedere a importanti finanziamenti”.
Sul tema si è fatta sentire anche Latina Bene Comune. “Apprendiamo che il candidato Nicola Calandrini sostiene che grazie ai finanziamenti promessi dal Ministro dell’Ambiente Galletti si riuscirà finalmente a chiudere la discarica di Borgo Montello – replicano dal movimento di Damiano Coletta -. Forse serviva proprio a questo la visita compiuta dal Ministro in piena campagna elettorale, una visita che Latina attendeva da tempo, giunta soltanto per puro sostegno al candidato Calandrini. Non abbiamo parole per commentare il fatto che soltanto ora ci si preoccupa di raggiungere la quota del 65% di raccolta differenziata, quando per legge tale obiettivo doveva essere raggiunto al 31 dicembre 2012”. L’incentivazione della raccolta differenziata è invece presente nel programma di LBC già da tempo. “Oggi Calandrini ci viene a dire che al tempo della costituzione della Latina Ambiente non c’era, glissando però sull’evidenza che la società si trova in stato di fallimento – continuano da LBC -. E viene così da porsi sempre la stessa domanda: quando la partecipata accumulava il suo enorme debito, Calandrini dov’era? Tutti sanno che la situazione indecorosa che si è venuta a creare con la mancata raccolta dei rifiuti per strada dipende da un braccio di ferro che la stessa società ha innescato con il Comune (suo azionista di maggioranza e unico committente) al fine di ottenere un lungo prolungamento del contratto di servizio. Tutti, tranne Calandrini che finora, pare di capire, non s’è mai accorto di niente. La sua richiesta di intervento rivolta al Commissario – concludono da LBC – è semplicemente patetica”.