“Prima di tutto ritorno alla normalità e risoluzione immediata delle criticità” è questo lo slogan di Fare Latina.
“Pensiamo al presente e poi possiamo pensare al Centenario del 2032 – afferma la candidata Sindaco Annalisa Muzio -. Dei bei progetti faraonici e poi mai realizzati o falliti forse il cittadino di Latina non né ha bisogno, vuole fatti concreti e in tempi rapidi”.
Il programma di Fare latina rispetto alla situazione del commercio e delle attività produttive sostiene che l’imprenditoria deve trovare nell’amministrazione un alleato che favorisca lo sviluppo della libera impresa e il coinvolgimento di beni e capitali privati.
In sinergia con gli operatori dovrà essere redatto un piano di valorizzazione dei centri commerciali naturali, ad iniziare dal centro storico della città, dialogare con l’amministrazione sugli interventi di manutenzione dell’arredo urbano, pensando per i negozi del centro anche misure ad hoc come la concessione di spazi esterni ottenibili con procedure burocratiche più snelle e costi di occupazione del suolo agevolati.
Altro punto fondamentale è rappresentato dal recupero del mercato annonario storico. Un progetto capace di renderlo attuale sulla scorta delle esperienze del mercato di San Miguel di Madrid o, per non andare troppo lontano, del Mercato Centrale di Firenze, riporterebbe in auge un luogo nevralgico del centro storico.
Per quanto riguarda il mercato settimanale del martedì, recentemente affiancato da altri interventi riservati agli ambulanti secondo il nuovo piano del commercio, è necessario ripensare con gli operatori la sua riorganizzazione in termini di fruibilità e sicurezza.
Un pensiero corre anche sulla Marina di Latina, dove le passeggiate della domenica dovrebbero essere coordinate meglio dal punto di vista logistico e dei collegamenti, permettendo a chiunque sì di vivere in piena liberà e relax una giornata di sole ma anche consentirgli di interagire con i commercianti, creando un percorso che porti a un
unicum.
E ancora sulla zona pub, dove urge portare a termine nel più breve tempo possibile l’attivazione dei dissuasori.
E non da ultimo avere una visione d’insieme e progettare un piano dello sviluppo delle attività produttive della città di Latina alla luce dell’attuale dimensione della città e delle potenzialità che Latina può offrire per il futuro.