In vista del voto di maggio abbiamo intervistato il candidato a Sindaco del comune di Terracina per il centrodestra Francesco Giannetti.
Terracina è la città più bella del mondo, lo ha detto di recente alla presentazione della sua lista elettorale, quali sono i punti di forza per lo sviluppo della città e quali le criticità più serie su cui intervenire?
“Una storia plurimillenaria risponde Giannetti – strettamente legata con quella di Roma, visibile nel tessuto urbano della città antica, nei resti archeologici e nei suoi monumenti, testimonianze dall’enorme valenza culturale e turistica. Il Foro Emiliano è il centro politico, amministrativo e religioso ininterrottamente da oltre due millenni. Il Teatro Romano, il Capitolium e la Cattedrale in cui si celebrò, nel 1088, il conclave che elesse Papa Urbano II, il Pontefice della I Crociata. Poi il simbolo della città, il Tempio di Giove Anxur che sorveglia dall’alto di Monte Sant’Angelo e ben sette impianti termali di epoca romana, a conferma dell’importanza commerciale del porto di Terracina. Sia la città alta che quella bassa sono un compendio di Età antica, Medioevo, Rinascimento e Neoclassicismo di valore immenso e parte integrante del tessuto cittadino contemporaneo.
Terracina vanta anche un prezioso e variegato patrimonio paesaggistico e ambientale che, partendo dalla zona montano-collinare degrada verso il mare, abbracciando la fertile pianura Pontina. Un territorio che garantisce alle attività commerciali, in particolare nel settore della ristorazione, la produzione e la somministrazione di prodotti di qualità a Km. Zero di terra e di mare. Agricoltura di eccellenza (circa 2000 le imprese agricole del territorio), pesca di alta qualità in un mare cristallino e generoso, numerosissime attività turistico-ricettive e commerciali nelle diverse forme (balneari, enogastronomiche, servizi, alberghi) questi i punti di forza che abbiamo”.
Quali sono le prime 5 priorità per la città di Terracina da attuare immediatamente?
“Il voto a stagione balneare iniziata complica un po’ le cose – spiega – perché non ci può essere stata programmazione, ma faremo di tutto affinché sia soddisfacente e cominceremo già a programmare la prossima. Certamente nelle priorità, che amplierei oltre le cinque, rientra la viabilità, il decoro urbano con la cura delle strade e del verde. Quindi la destagionalizzazione dell’offerta turistica con il miglioramento della qualità dei servizi, con attenzione allo sport. È imprescindibile il miglioramento della qualità dell’offerta culturale con la riapertura dei siti chiusi, l’avvio della fruibilità di quelli che oggi sono ancora cantiere e completamento delle opere avviate per l’accesso ai beni culturali. Sull’ambiente si è fatto molto e bisogna proseguire nell’azione di tutela e valorizzazione. L’attuale portualità, per la pesca, la nautica e il collegamento con le Isole Pontine è largamente insufficiente. Dobbiamo concepire interventi di miglioramento dei servizi, anche quelli basilari, realizzabili in tempi brevi. Un’altra esigenza è l’aumento della sicurezza, reale e percepita. Anche su PUA e PUMS faremo delle considerazioni perché determinano il futuro della città”.
I fondi PNRR grande opportunità ma bisogna saper progettare, su cosa punta il centrodestra a Terracina?
“Il Centrodestra conta sulla possibilità di aderire ai fondi PNRR per la riqualificazione del centro storico basso e alto con progetti ed iniziative per una città moderna, accogliente, adattabile e sostenibile mediante progetti che abbiano impatto sulla qualità della vita della città e delle persone, risolvendone le criticità e valorizzandone le potenzialità. Puntiamo sull’efficientamento e risparmio energetico, la rigenerazione urbana, lo sviluppo della mobilità sostenibile e miglioramento della fruizione dei servizi pubblici comunali”.
Il turismo uno dei motori dell’economia. Quali azioni si possono prevedere per incentivarlo e aumentare il giro di affari del suo indotto?
“Condizioni essenziali – spiega il candidato a Sindaco – sono il miglioramento di viabilità, parcheggi, navette, una rete di servizi organizzata. In carenza di questi servizi, non ci può essere piena fruibilità turistica, ma solo caos che rischia di degenerare nell’invivibilità prima e nell’abbandono di lì a poco della città quale meta di vacanza. La fruibilità della città rimane quindi centrale in una strategia di sviluppo turistico. E su questo tema metterò immediatamente a frutto la mia esperienza professionale e quella di uomo che ama viaggiare per apprezzare anche le soluzioni adottate in altre realtà. Altro tema è la raggiungibilità della meta: la fortuna di trovarsi a metà strada tra due metropoli come Roma e Napoli è fortemente compromessa da una rete di collegamenti non proprio agevole. Anche in questo ambito profonderemo grande impegno. Alcune ipotesi le abbiamo già in mente. Siamo convinti che la capacità di attrattività turistica passi anche dall’atteggiamento che la città ha nei confronti dei suoi ospiti. Cortesia, disponibilità, messa in rete e solidarietà imprenditoriale con gli altri operatori per non far sentire il turista abbandonato a sé stesso. Identico atteggiamento, per la sua quota parte, deve tenerlo la Pubblica Amministrazione: informazione capillare e completa, implementazione dei servizi e semplificazione nell’accesso. Un bell’esempio, in questo senso, è stata l’istituzione dell’Ambulatorio Medico Turistico che negli scorsi anni ha avuto grande successo e un positivo impatto sulla sicurezza sanitaria degli ospiti. Dopo averla agognata per anni, oggi molti la sottovalutano, ma l’ottenimento della Bandiera Blu è un bollino di qualità che favorisce tantissimo l’attrattività turistica. Abbiamo l’obiettivo dell’organizzazione di grandi eventi, quelli che richiamano l’attenzione dei media nazionali e internazionali. Non bastano però degli spot, anche questi devono diventare un sistema collaudato e un marchio riconoscibile. Studieremo a fondo la cosa. La ricetta fondamentale rimane quella del miglioramento delle infrastrutture e dei servizi”.
Strade, parchi, manutenzione, tante le segnalazioni dei cittadini sui disservizi, come si possono risolvere i problemi storici della città?
“Occorre rinforzare gli Uffici, in tutti i settori. Le precedenti amministrazioni Procaccini e Tintari hanno lasciato i conti in ordine e una certa disponibilità economica. Ovviamente dobbiamo verificare quale sia la situazione oggi e agire di conseguenza. Intendiamo anche migliorare la comunicazione con i cittadini, rendendola più precisa, più istituzionale e sottraendola al mondo dei social, che rischiano di essere inattendibili e fuorvianti. Alcune app di segnalazione attualmente attive hanno comunque dato buoni risultati. Sarà comunque fondamentale programmare e portare a termine le opere ferme”.
Sicurezza e sanità, due emergenze per la città. Come si può intervenire?
“Sulla Sanità saranno fondamentali le collaborazioni con la Regione Lazio e l’Università “La Sapienza”, soprattutto per quanto riguarda l’ospedale “Alfredo Fiorini”, con i medici di base del territorio per disegnare insieme un sistema che garantisca la sicurezza sanitaria dei cittadini. Abbiamo fiducia e grandi speranze di poter migliorare sensibilmente l’offerta sanitaria. Non mi sembra che Terracina viva una stretta emergenza sicurezza, ma questo non ci distoglie dalla necessità di garantirne un livello sempre maggiore, soprattutto durante il periodo estivo. Vogliamo implementare il sistema di videosorveglianza già esistente, potenziare il corpo di Polizia Locale e il coordinamento con le Forze dell’Ordine che già compiono un lavoro egregio”.
Le eccellenze alimentari rappresentano una voce importante per l’economia, ma il settore è in crisi grazie ai cambiamenti climatici e l’aumento dei costi di produzione, e c’è la macchia del caporalato che offende la città, che politiche si possono prevedere?
“Parto dal caporalato: è certamente un problema al quale prestare grandissima attenzione perché umilia la dignità delle persone, colpendo solitamente quelle più deboli. Prevenzione culturale e repressione con gli strumenti che la legge mette a disposizione. Però sia chiaro: la maggior parte degli episodi verificatisi negli ultimi anni, peraltro molti ancora da chiarire, non sono avvenuti nel Comune di Terracina, come semplicisticamente indicato da certa stampa. Non sposta di una virgola la vergogna di certi episodi, anzi, deve coinvolgere gli altri comuni e gli altri enti per combattere il fenomeno, ma le aziende agricole di Terracina sono sane. L’aumento dei costi di produzione è legato soprattutto all’impennata del prezzo dell’energia. Il governo nazionale si sta adoperando con grande impegno per ridurre l’impatto sui costi. Un’amministrazione comunale deve garantire l’efficienza delle infrastrutture cittadine: agevolare la viabilità per il trasporto, promuovere la qualità dei prodotti, efficientare i servizi a latere come la raccolta dei rifiuti, semplificare la burocrazia comunale per quanto possibile”.
Campi sportivi, piscina ed eventi, pochissima l’offerta sportiva e culturale per i giovani. Che progetti ci sono?
“Fino al 2021 e, in parte anche la scorsa estate, Terracina si è potuta fregiare del titolo di capitale degli sport da spiaggia per il ricchissimo calendario di eventi sportivi che ne caratterizzavano i mesi da maggio a settembre. Le vicissitudini demaniali dell’anno scorso hanno limitato molto le attività. Si è comunque tenuto il Campionato del Mondo di Beach Tennis per la terza edizione consecutiva sulla suggestiva spiaggia di Levante. Vogliamo recuperare quella leadership e quel patrimonio sportivo, sociale e turistico, pensando anche a una struttura invernale per gli sport da spiaggia. Con riferimento all’impiantistica urbana l’obiettivo è riqualificare le strutture sportive di San Martino, agevolandone anche la raggiungibilità. Grande attenzione sul miglioramento del Palacarucci, struttura molto utilizzata e polidisciplinare. Intendiamo favorire l’associazionismo nautico al fine di agevolare iniziative di sport velico e canoistico remiero. La piscina comunale rimane un cruccio e un desiderio, così come un teatro comunale, segno di civiltà e di amore per la cultura. Valuteremo tutte le soluzioni possibili perché sono una persona che ama lo sport e la cultura.
Sport e cultura sono elementi per la formazione e la socialità giovanile. In passato ci furono delle esperienze molto positive attraverso le comunità giovanili, oggi possiamo replicare quel tipo di impostazione incoraggiando l’associazionismo giovanile. La riapertura in tempi brevi della Biblioteca Comunale è centrale in questa idea. Avvieremo la collaborazione con le scuole per progetti formativi extracurriculari e iniziative, così come intendiamo incentivare i rapporti con le città gemellate favorendo soprattutto i soggiorni dei giovani. Sport, cultura e formazione sono i tre capisaldi delle politiche rivolte verso i nostri giovani”.
Come vede Terracina da qui a 5 anni?
“Se riuscirò a realizzare il disegno che ho in mente, tra 5 anni avremo una Terracina che avrà imboccato la strada della rinascita per essere una città moderna, inclusiva, adattabile turisticamente ed economicamente forte, aperta, accogliente e sostenibile”.
Perché i cittadini di Terracina devono scegliere Francesco Giannetti come sindaco di Terracina?
“Per la mia impostazione professionale – conclude il candidato a Sindaco – perché sono abituato a progettare e a mettere in pratica ciò che progetto, perché mi sento realizzato nel mio lavoro, perché non ho mai pensato a una carriera politica, perché la mia candidatura è un gesto di pura passione e amore verso la città che amo: Terracina”.