Mancano poco più di 15 giorni all’apertura delle urne per permettere anche agli elettori dei 12 comuni pontini di esprimere la propria preferenza per la nuova amministrazione. Tra questi c’è anche il capoluogo di provincia, Latina, dove l’attenzione dei media sembra essere concentrata soprattutto sui candidati sindaco Damiano Coletta e Vincenzo Zaccheo.
La partita che si sta giocando in campo è quindi “Centrosinistra vs Centrodestra”, mentre tutti gli altri scalpitano in panchina.
Ma cosa ne pensano gli elettori? Per continuare con le metafore: Come si stanno comportando i tifosi delle diverse squadre? Che movimento c’è sugli spalti, ovvero i social network?
Perché è proprio attraverso questi mezzi di comunicazione, interattivi per eccellenza, che si riesce a percepire molto più di quanto si possa fare con un freddo sondaggio a risposta chiusa.
Nel caso dell’elettorato di Latina, al netto dei leoni da tastiera che gettano fango su tutto e tutti a prescindere, è palpabile la delusione per l’inesperienza dimostrata dall’attuale sindaco nella gestione della macchina comunale.
Un sindaco che vuole una seconda opportunità, che chiede altro tempo per dimostrare che ora, con la guida di un partito, può rimediare agli errori fatti in cinque anni. Un sindaco che ha dimenticato di essere stato eletto nel 2016, come candidato civico, anche da chi era “disgustato” per l’operato dei partiti e che ora, a giusta ragione, si sente tradito.
Sul fronte Centrodestra, in molti speravano in un ritorno di Vincenzo Zaccheo che, prima dei partiti, è stato supportato da liste civiche create appositamente. Un interesse da parte di chi in città ci è nato, cresciuto e continua a viverci, dovuto non solo per il mero spirito politico, storicamente di destra, ma per tutto quanto effettivamente è stato fatto a Latina grazie alle capacità e alle competenze della persona.
Zaccheo è per molti sinonimo di una Latina animata e ricca, per questo in tanti hanno tirato un sospiro di sollievo nel constatare che fosse estraneo alle accuse che lo hanno costretto a lasciare l’amministrazione della città; altri invece continuano a mantenere una riserva di scetticismo dovuta all’età anagrafica, ma non possono fare a meno di ricordare che i bei tempi, ormai andati, erano sotto la sua guida.
Le altre liste in campagna elettorale non stanno creando molto fermento sui social, eccetto quelle che sostengono la candidata sindaco Annalisa Muzio per gli accadimenti sfortunati degli ultimi giorni.
Poi c’è l’elettore “disfattista”, quello che sa guardare solo alle cose negative senza però proporre soluzioni, perché “tanto un candidato vale l’altro”. E’ quello che vota a caso, solo per non lasciarsi sfuggire un diritto (dimenticando il dovere), per poi trasformarsi in Ponzio Pilato e continuare a fare i leoni da tastiera sui social network quando le cose vanno male.