Mi invito a vedere le sue opere in una mostra provvisoria che aveva allestito nei locali al piano terra della Torre Pontina. Un’arte difficile, sofferta, come se cercasse di dare a chi guardava non le risposte nell’opera, ma fuori. Era un arte dalle proiezioni esterne, che cercava, che si faceva cercare. Veturia Manni è venuta a mancare oggi alla clinica San Marco. Viva, giovane, vitale era lei, a volte esuberante, discreta e nello stesso tempo audace nel farti vedere i suoi lavori, lavori dove la manualità contava tanto, dove l’arte era dentro il tempo moderno di cercare gli oggetti, di riusarli, di rivederli. Una società degli scarti di sentimenti, scarti di consumi troppo di fretta. Oggi Papa Francesco in una intervista parla de “gli scartati della terra”. Ecco Veturia nei suoi lavori non vedeva scarti, ma pezzo di anima che stavano per sempre nelle sue opere. Un saluto, alla prossima mostra.
