“Migliora in maniera evidente la qualità della vita nella provincia di Latina, con il capoluogo a fare da traino. E’ quanto emerge dalla indagine sulla vivibilità nelle province italiane redatta ogni anno dal quotidiano “Il Sole 24 Ore”. Nella classifica stilata, Latina recupera ben 17 posizioni rispetto al 2002, passando dal 73° al 56° posto, posizionandosi praticamente a metà nella lista delle 103 province italiane. Un dato molto positivo, che fa realizzare alla provincia pontina una delle migliori performance”.
Abbiamo rispescato questo vecchio articolo di giornale pensando a cosa scrivere a proposito dell’ultima, impietosa, classifica stilata da Il Sole 24 Ore sulla qualità della vita. Nel 2003, l’allora sindaco di Latina, Vincenzo Zaccheo, gridava ai quattro venti che la nostra città aveva fatto passi da gigante arrivando ad occupare la 56° posizione. Oggi invece, a distanza esatta di 10 anni, Latina è scesa all’83° posto. 27 posizioni in meno in 10 anni…mica male per un capoluogo di provincia come Latina che occupa le ultime posizioni praticamente in tutto. Affari e Lavoro: 75° gradino; Servizi, Ambiente, Salute: 90° posto; Popolazione: unica medaglia d’oro con tanti nuovi iscritti all’anagrafe, peccato che siano tutti immigrati e pochi i giovani che, invece, sembrano volere fuggire sempre di più verso altri lidi; Ordine Pubblico: qui arriva il colpo basso con una 104° posizione rispetto alle 107 totali. Solo ultimi posti, dunque, per quanto riguarda furti in casa, frodi, furti d’auto ed estorsioni; Tempo Libero: Latina si rialza e torna tra i primi 60 posti grazie al buon rapporto librerie / abitanti, la copertura internet a banda larga. Si scende nuovamente per quanto riguarda l’indice di sportività e la presenza di sale cinematografiche, solo per fare qualche esempio. Una pagella, dunque, che lascia poco spazio all’immaginazione. Se poi ci aggiungiamo i problemi che fanno discutere la cittadinanza e la politica negli ultimi mesi allora, forse, dovremo iniziare a preoccuparci. Pensiamo solo per un attimo all’erosione del litorale, al problema rifiuti con i cassonetti e l’immondizia lasciata per strada evidentemente per un problema di raccolta che andrebbe risolto, agli sfratti e alla mancanza di case popolari con un serio piano di edilizia residenziale pubblica che manca da più di 20 anni, ma pensiamo anche al problema del mercato annonario (quella di piazza del Mercato) che i Nas chiuderanno il prossimo 15 dicembre se non verrà decisa una seria ristrutturazione, pensiamo alla metropolitana che, piaccia o no, ci costerà un sacco di soldi per la mora che il Comune dovrà pagare, pensiamo alle Terme di Fogliano mai decollate e per le quali c’è un altro contenzioso aperto. E questo solo se pensiamo alla città di Latina, ma d’altronde Latina è il capoluogo di questa provincia e una volta era il suo vero traino. Ma, ad onor del vero, ci sono anche le cose che invece vanno bene. Abbiamo una squadra di calcio in serie B e il solo fatto di avere adeguato lo stadio e ristrutturato il campo della ex Fulgorcavi per gli allenamenti sembra che sia sufficiente. Poi tutto il resto, purtroppo, non va o va male, però possiamo sempre dire di avere una bella pista ciclabile che porta fino al mare (ma solo dai nuovi quartieri che distano 6 km circa dal centro) e il progetto di realizzarne di nuove! Eppure questo in altre città italiane non basta. Lì dove si fanno politiche atte a promuovere il turismo, a valorizzare il territorio e a rilanciare l’economia tutto questo non basterebbe. L’immagine che diamo all’esterno è quella di una città che si è arresa, ma dove si fa molto bene propaganda elettorale. Il centro destra è al governo di Comune e Provincia, ma tra loro non si parlano. La filiera tanto auspicata in passato non è mai stata possibile realizzarla per i forti personalismi tra amministratori in auge, mentre l’opposizione punta il dito contro la maggioranza parlando come se, seduti in consiglio comunale al momento di decidere, ci sia seduto qualcun altro…e noi che facciamo? Noi cittadini aspettiamo e speriamo che arrivino tempi migliori. Tanto per il peggio cè ancora tempo, no?