“Il padre di Desirée non è un boss della droga come viene descritto. E’ un uomo distrutto dal dolore”. Sono le parole dell’avvocato del genitore della 16enne di Cisterna trovata morta nello stabile abbandonato di San Lorenzo, a Roma, durante un’intervista a Radio Cusano Campus.
“Non ha una sola sentenza definitiva – ha aggiunto l’avvocato Oreste Palmieri – ma un unico procedimento per violazione della legge sugli stupefacenti, tra l`altro molto datato (2012, ndr), per il quale è a piede libero ed è ancora in corso il primo grado di giudizio al Tribunale di Latina. Lo conosco da diversi anni, si è sempre interessato della figlia, ha sempre cercato di starle vicino, tant’è che quando ha avuto dei problemi la madre ha sempre chiamato lui”.
“Quando si sono lasciati un paio di anni – ha risposto il legale sullo stalking denunciato dall’ex moglie – come accade in molte separazioni c’era risentimento. Ci sono stati dei litigi e sempre a causa delle figlie, perché i due hanno anche un`altra figlia più piccola”.
Poi ha spiegato quali fossero i rapporti con Desirée e le difficoltà degli ultimi due anni: “La vedeva spesso, avevano rapporti normalissimi di padre-figlia. Nell`ultimo periodo quando ci sono state le denunce, Desirèe cercava di prendersi i propri spazi, come accade a molti figli di genitori separati. Negli ultimi due anni la situazione di Desirèe è degenerata”. Il padre però “non aveva capito che la figlia stesse vivendo un momento difficile”.
“E’ un uomo distrutto dal dolore – ha spiegato l’avvocato – come per qualsiasi altro padre che deve affrontare una tragedia del genere, una persona che non riesce nemmeno a parlare per il dolore che sta vivendo”.