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Crisi idrica, lavori al serbatoio Forcella di Castelforte: così si ridurrà la dispersione

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Contro la crisi idrica è indispensabile procedere alla riduzione della dispersione. Per questo Acqualatina interverrà con importanti lavori di manutenzione straordinaria presso il serbatoio “Forcella” a Castelforte.

Questa operazione permetterà un recupero tra 1 e 1,5 litri al secondo (circa 100 metri cubi al giorno) da destinare a favore delle utenze di Castelforte.

Tuttavia per compiere le operazioni sarà necessario effettuare, dalle ore 10:00 alle ore 15:00 di mercoledì 19 luglio, un’interruzione idrica nella zona di Suio (Suio Alto e Valle di Suio).

“Acqualatina oltre alle indispensabili e non rinviabili azioni necessarie a fronteggiare l’emergenza, ha già avviato un insieme di interventi strutturali per mettere in sicurezza, nel breve termine, i territori più colpiti dalla crisi idrica”, così l’amministratore delegato Raimondo Luigi Besson nei giorni scorsi, in occasione della riunione dell’Osservatorio sull’emergenza idrica che si è tenuto presso la sede dell’Autorità di Bacino del Fiume Tevere, Distretto dell’Appennino Centrale.

“Interventi che – prosegue Besson -, portati all’attenzione dell’Osservatorio, saranno martedì sottoposti all’approvazione della Conferenza dei Sindaci dell’ATO4. Centrali, in questa prospettiva, sono gli interventi per il recupero delle perdite fisiche su cui Acqualatina, in attuazione dei piani di investimento approvati dall’ATO4, è impegnata da anni, anche con l’utilizzo di tecnologie innovative. La sostituzione programmata delle condotte ammalorate è oggi in corso sulla base di un enorme lavoro preparatorio: è stato già effettuato il rilievo, la mappatura e la digitalizzazione di oltre 4.000 km di rete, prossimo al 100%, è stata generalizzata la definizione di distretti autonomi dal punto di vista della struttura idraulica e installato il telecontrollo su oltre 1.600 km di rete, nonché attivato il controllo delle pressioni su 3.000 km di rete. Tutto questo non basta. Occorre, è questa la richiesta di Acqualatina, implementare sostanzialmente gli interventi per il recupero delle perdite fisiche previsti dai piani degli investimenti. E – conclude l’amministratore delegato – non essendo possibile caricare sulla tariffa, sull’utenza, i costi estremamente rilevanti necessari per ridurre l’entità delle perdite dall’attuale 58% al 35%, valore ottimale stimato per l’Italia centrale, è indispensabile che le istituzioni, centrali e regionali, assicurino un supporto economico adeguato, che permetta di realizzare gli investimenti senza che i costi ricadano solo sulle bollette degli utenti”.

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