di Eleonora Spagnolo – “Adesso basta!!”, si intitola così il foglio che i dipendenti Cotral hanno affisso alle autolinee per spiegare i motivi del loro disagio. Dito puntato contro governi nazionali e locali che con i loro tagli hanno reso impossibile l’acquisto di nuovi mezzi e il potenziamento delle tratte più frequentate. I dipendenti parlano di una situazione ormai al collasso: vetture guaste, mezzi sequestrati per sovraccarico, altri non idonei alla circolazione. In più gli autisti denunciano di essersi visti applicare sanzioni amministrative e penali e in qualche caso le forze dell’ordine hanno decurtato i punti dalla patente. Per questo, “Stanchi di farsi carico quotidianamente di responsabilità palesemente altrui – scrivono nella nota – avvisano che nei prossimi giorni, al fine di garantire la propria sicurezza, ma soprattutto la sicurezza dell’utenza, adotteranno ogni misura necessaria a tutelare la stessa”. I lavoratori si scusano con i pendolari per i disagi che ne deriveranno, ma aggiungono che non possono continuare a lavorare su mezzi vecchi e insicuri, riparati provvisoriamente e spesso a spese proprie perché l’azienda non formisce mezzi di ricambio. “Anche in questo caso i lavoratori si battono per ridare dignità al proprio lavoro e di conseguenza al servizio reso ai cittadini”, concludono.
Che i dipendenti Cotral non stessero scherzando è apparso chiaro sin da ieri. Molte corse sono state soppresse, soprattutto nell’ora di punta. A pagarne le conseguenze i pendolari che utilizzano il trasporto pubblico per andare a scuola o a lavoro. Ieri gli studenti hanno denunciato che negli orari corrispondenti all’uscita da scuola, solo metà delle corse previste sono state effettuate. Anche chi utilizza Cotral per spostarsi a Roma ha visto numerose corse cancellate, sia la mattina che la sera per rientrare. Oltre ai ritardi, il risultato è che i pochi mezzi che circolano viaggiano ancora più carichi. E questo è un paradosso se si pensa che gli autisti che accettano di viaggiare con più persone di quelle consentite non rispettano le misure di sicurezza e sono passibili di multa, come già accaduto. I dipendenti di Cotral se la prendono con Comune, Regione e Governo nazionale per i tagli che hanno applicato al trasporto pubblico. Ma chi ci rimette sono sempre e solo i pendolari. Quelli che regolarmente pagano il biglietto e gli abbonamenti, e che hanno diritto a un servizio. Che poi si rivela scadente. Da qualche anno i prezzi dei biglietti e degli abbonamenti hanno inoltre un rincaro che non si è tradotto in un miglioramento delle prestazioni offerte dall’azienda. E questo non è più tollerabile, né per gli autisti né per i viaggiatori.