L’Anac ha richiamato il Consorzio Industriale del Sudpontino per mettere a norma i propri standard di trasparenza e accesso agli atti amministrativi. L’intervento dell’autorità presieduta da Raffaele Cantone è stato sollecitato dai meetup del Movimento 5 Stelle di Formia e Gaeta. Circa una settimana fa l’Autorità Anticorruzione ha risposto e ha scritto al Presidente del Consorzio Industriale Sud Pontino Salvatore Forte per intimarlo al rispetto della legge sulla Trasparenza (d. lgs. 33/2013) e fornire tutte le richieste di informazioni e istanze dei cittadini e dei movimenti. Il Movimento 5 Stelle infatti diverse volte aveva tentato di avere accesso agli atti, sempre invano.
L’Autorità Anticorruzione ha riconosciuto il fatto che il Movimento 5 Stelle abbia diritto a conoscere il numero dei dipendenti dell’ente, la remunerazione dei componenti del CdA e del direttore generale, il numero di consulenti esteri, l’entità di finanziamenti pubblici e privati, e le delibere del CdA, dell’assemblea e dei provvedimenti dell’ente. L’autorità ha anche rilevato altre carenze rispetto a quelle segnalate dal M5S, nelle sezioni “Bandi di Gara e Appalti”, “Performance” e “Beni immobili e gestione del Patrimonio”,
“Il Consorzio industriale del sudpontino – affermano gli esponenti del M5S – deve imparare a rispettare i cittadini e le istanze di accesso agli atti. Continuare a nascondere i documenti è, oltre che scorretto, anche illegale. Essendo un ente a partecipazione pubblica, noi abbiamo il diritto di sapere come vengono spesi i soldi dei cittadini, la regolarità degli atti amministrativi e i procedimenti che il Consorzio sta portando avanti. Per noi del M5S il monito dell’autority rappresenta una vittoria dei cittadini, di quei cittadini attivi che credono nella partecipazione, nella legalità e nella trasparenza delle azioni amministrative”.
Adesso il Consorzio Industriale ha 30 giorni di tempo dal richiamo dell’ANAC per adeguarsi a quanto imposto dall’Autorità.