I ricorsi, presentanti da Claudio Rainone, dirigente della Uoc Reclutamento, e Mario Graziano Esposito, funzionario della stessa unità operativa dell’Azienda sanitaria, sono stati discussi ieri davanti al Tribunale del Riesame di Roma. I due dirigenti sono stati arrestati nelle scorse settimane per falsità ideologica in atti pubblici e rivelazione di segreti d’ufficio, entrambi nella forma aggravata nell’ambito dell’inchiesta sui concorsi Asl truccati.
I legali dei due indagati hanno chiesto la revoca dell’ordinanza cautelare predisposta dal gip Giuseppe Cario su richiesta dei sostituti procuratori Carlo Lasperanza e Valerio De Luca, titolari dell’indagine.
A dire della difesa di Rainone, infatti, non sarebbe prefigurabile il reato di falso in quanto il contratto stipulato con la società incaricata di predisporre i quesiti prevedeva che la Commissione, della quale Rainone era presidente, conoscesse le domande della prova di esame. Il fatto, invece, che a carico di Esposito non ci sia alcuna intercettazione telefonica dimostrerebbe l’insussistenza del reato di falso ideologico.
Ora si attende la decisione dei giudici.