Damiano Coletta delude i suoi concittadini. E’ quanto emerge dal sondaggio realizzato da Tecnè per tutti i comuni d’Italia chiamati al voto quest’anno.
In seguito alle interviste effettuate il 23 e 24 giugno scorso su un campione di mille abitanti di Latina, risulta che ben il 69% dei partecipanti ha un giudizio negativo sul candidato di Latina Bene Comune che sta tentando la corsa ad un nuovo mandato con il supporto del Partito Democratico.
Il 66%, invece, ha un giudizio negativo sull’intera Giunta comunale. I dati positivi dichiarano un 27% per il sindaco e un 26% per la Giunta, il restante è la fetta di “astenuti”.
Un vero e proprio flop da quanto si può leggere dai dati, ponderati in base alle quote di sesso, età e partito votato alle Europee 2019.
Tra le mancanze più gravi che non vengono perdonate all’Amministrazione c’è l’assoluta assenza di attenzione per il decoro, la pulizia, l’illuminazione e il verde pubblico (79%).
Il 75% degli intervistati è, invece, insoddisfatto del trasporto pubblico, parcheggi, strade e mobilità in genere; ed il 74% denuncia una inefficienza generale della macchina comunale. Di questi ben l’85% dichiara di essere un lavoratore autonomo, il che la dice lunga sul supporto e le opportunità offerte in questi anni per le attività di impresa e professionali a beneficio della crescita economica della città.
E’ da notare, infatti, la differenza di giudizio a seconda dello status economico. Per quanto riguarda l’inefficienza della macchina comunale, ad esempio: il giudizio positivo (25%) arriva in maggioranza dal ceto alto di età tra i 45 e 55 anni, mentre la stragrande maggioranza dei giudizi negativi è di coloro che hanno una situazione economica bassa nelle fascia 18-44 anni e 55-64, insomma, non solo il vero motore dell’economia ma anche la fetta più ampia della cittadinanza attiva.
Viene da pensare che probabilmente i 250 intervistati (al telefono o attraverso il web) su 1000, che hanno dato giudizio positivo, avranno qualcosa o qualcuno in comune con gli amministratori di oggi.
Nonostante tutto, Coletta non si è ancora procurato gli scatoloni per lasciare lo studio della casa comunale certo, probabilmente, in un rinnovo di mandato.
Un rinnovo che, semmai dovesse esserci, non sarebbe per il suo ottimo operato come si può ben capire dall’indagine. La verità è che ad oggi non è stata ancora presentata una valida alternativa e molto probabilmente gli elettori potrebbero essere “costretti” a votarlo.
A tutti piace vincere facile.