Questione di opportunità o di opportunismo politico?
Qualunque sia la motivazione l’unica cosa certa è che il sindaco di Latina, Damiano Coletta, sembra aver rotto gli indugi.
Dopo la pausa estiva e quella che ha assunto le chiare note di una fase di stallo il sindaco di Latina avrebbe ceduto.
Cosa?
Gli assessorati chiesti dal Partito democratico per sancire l’accordo che dovrebbe portare il Comune di Latina al 2021, e alle elezioni, all’insegna di maggiore stabilità sotto il profilo governativo ma anche, e soprattutto, alle elezioni con una compagine più forte e nutrita.
Ora non resta che fare chiarezza sui nomi da inserire nell’esecutivo.
Il sindaco spinge affinchè siano delle figure politiche, con capacità comprovate anche sotto il profilo amministrativo.
Coletta ed Lbc, invece, preferirebbero optare per tecnici meno politicizzati e più capaci di dare un supporto ed una accelerata all’azione amministrativa oggettivamente ingessata da troppo tempo.
I due assessorati oggetto del contendere sono quello all’urbanistica, considerato il pezzo da novanta in ogni amministrazione che si rispetti, e quello delle attività produttive.
La strategia del Pd potrebbe essere quella di dare un colpo al cerchio ed uno alla botte.
L’assessorato alle attività produttive andrebbe ad un politico, in corsa ci sarebbe il consigliere comunale Nicoletta Zuliani, mentre all’urbanistica sarebbe designata una figura più tecnica.
Nei prossimi giorni sono previsti altri incontri.
Il toto nomi è iniziato e salvo ostacoli non previsti l’asse Coletta – Pd potrebbe essere il nemico da abbattere alle prossime elezioni, almeno nei piani dei diretti interessati.
Cosa ne pensano i cittadini?
Si vedrà, certo è che spiegare tale alleanza non sarà semplice.