Jair Bolsonaro, nuovo presidente del Brasile ha confermato l’estradizione di Cesare Battisti. L’ex terrorista e scrittore, cresciuto a Sermoneta, si era rifugiato in Brasile perché in Italia è stato condannato e deve scontare condanne, ormai definitive, per quattro omicidi.
Bolsonaro lo aveva promesso in campagna elettorale che se fosse stato eletto questo sarebbe stato il regalo per l’Italia. Adesso il figlio lo conferma su Twitter, rispondendo al ministro dell’Interno Matteo Salvini. “Il regalo è in arrivo! Grazie per il supporto, la destra diventa più forte”.
Anche lo scorso anno l’estradizione sembrava molto vicina. L’ex presidente brasiliano Temer aveva ricevuto anche l’assenso di due ministeri, Giustizia ed Esteri, sulla decisione di rivedere lo status di rifugiato politico concesso a Battisti dal governo da un altro ex presidente Inacio Lula da Silva. Poi però la cosa era stata dimenticata.
In quell’occasione Battisti fu arrestato al confine della Bolivia con una somma di denaro superiore a quella consentita per attraversare la frontiera. Forse, visto il vento che stava girando, aveva pensato di allontanarsi. Poco dopo era stato liberato. Ora la polizia teme un nuovo tentativo di fuga.
Cesare Battisti è stato membro del gruppo Proletari Armati per il Comunismo, ed è stato condannato in contumacia all’ergastolo, con sentenze passate in giudicato, per quattro omicidi, due commessi materialmente, due in concorso con altri, secondo la legislazione d’emergenza degli anni di piombo, oltre che per vari reati legati alla lotta armata e al terrorismo. Lui però si è sempre professato innocente rispetto ai delitti, dicendo di non aver mai sparato a nessuno.
Bolsonaro, un personaggio fino a poco tempo fa considerato un estremista per le sue continue uscite contro le donne e le minoranze razziali, etniche e sessuali, a favore della dittatura militare e la tortura ha saputo cavalcare l’ondata di malcontento della popolazione. Dopo aver cambiato otto partiti nel corso di più di venti anni di politica si è presentato come il volto nuovo ed è stato eletto.