di Katiuscia Laneri – Sindacati, imprenditori, associazioni di consumatori e liberi professionisti, c’erano proprio tutti all’incontro organizzato, in videoconferenza, dalla Camera di Commercio Latina-Frosinone per confrontarsi sulla recente sentenza del Consiglio di Stato che impone ad Autostrade per il Lazio di proseguire l’iter per la costruzione della Roma-Latina.
Tutti i presenti hanno sottolineato l’importanza che sia il nuovo Ente Camerale a farsi portavoce di una posizione unitaria del tessuto sociale ed economico sul tema, oggi quanto mai attuale, vista la sentenza emessa dalla quinta Sezione del Consiglio di Stato che accoglie il ricorso del Consorzio SIS e che impone alla società responsabile dell’opera di dare esecuzione alla precedente sentenza del 2018, con la quale erano stati “annullati gli atti della procedura ristretta per l’affidamento in concessione delle attività di progettazione, realizzazione e gestione del Corridoio intermodale Roma–Latina e collegamento Cisterna–Valmontone”.
In questo importante momento è emerso con forza la condivisione degli intenti da parte di tutte le rappresentanze circa l’opportunità di dover concludere in tempi rapidi un’opera strategica. “Il territorio si è unito come non mai – afferma il presidente CCIAA Frosinone-Latina, Giovanni Acampora – e con una sola voce, fortemente deciso e motivato a monitorare l’evolversi della delicata situazione strategica per tutto il tessuto socio economico del Lazio meridionale”.
Tutti i partecipanti hanno, infatti, condiviso l’esigenza di avere un confronto in tempi rapidi con i vertici regionali, monitorando costantemente i prossimi e decisivi passi che entro 30 giorni dal pronunciamento della sentenza dovrebbero portare Autostrade del Lazio a riavviare l’iter precedente, già esecutivo e approvato da tutti i Comuni. In tale prospettiva è stata formalizzata apposita richiesta di incontro.
“Abbiamo necessità assoluta di un collegamento tra Latina e Roma – spiega il primo presidente dell’Ente unificato – perché la strada impedisce lo sviluppo del territorio del basso Lazio. Una situazione insostenibile che deve trovare soluzione. La Regione deve capire che c’è un territorio unito e che è arrivato il momento di attivarsi. Per questo abbiamo inviato una lettera al presidente Zingaretti invitandolo a farci visita nella nuova sede della Camera di Commercio a Latina, così da potersi rendere conto coi suoi occhi di quanto è necessaria questa opera”.
Raggiunto al telefono abbiamo chiesto al presidente Giovanni Acampora, un’analisi di questi primi mesi al timone di una nave, che dopo anni alla deriva, ha potuto finalmente essere trainata in un porto unico, quello di Latina e Frosinone unificati.
“Posso ritenermi soddisfatto – ci dice con una punta di orgoglio -. La nuova CCIAA Frosinone-Latina sta raggiungendo gli obiettivi senza penalizzare nessuno dei due territori. Ogni deliberazione con la nuova governance sono sempre state fatte all’unanimità, ciò significa che la vediamo allo stesso modo, siamo sulla stessa linea d’onda. L’unione, si sa, fa la forza e quindi aumenta la forza contrattuale necessaria a far rifiorire i nostri territori. Lo spirito di servizio di tutti i componenti è davvero encomiabile e di questo gli sono grato”.
Che la nuova Camera di Commercio fosse un ente a disposizione delle imprese, Acampora lo ha dimostrato appena insediato: “a dicembre 2020 (il presidente è stato eletto a fine ottobre 2020, ndr.) abbiamo licenziato i primi due bandi, andati immediatamente in sold out. Soprattutto il PID (Punto Impresa Digitale). Allo stesso modo continueremo a supportare le imprese duramente colpite dalla pandemia, ma investiremo anche in innovazione, in ricerca, in sviluppo. Ci occuperemo in particolare di chi è stato più penalizzato da questa emergenza sanitaria, ovvero le donne e i giovani”.
“Anche in questo periodo di pandemia – continua – ce la stiamo mettendo tutta per essere di supporto alle imprese. In questo siamo una vera eccellenza, il nostro staff tecnico evade una pratica in massimo quattro giorni. Trovo necessario che le imprese abbiano risposte certe e rapide in un periodo come questo che le vede già drammaticamente penalizzate. Quando un imprenditore si rivolge ad un’amministrazione ed è costretto a lunghe attese per conoscere l’esito della sua richiesta, se ne pregiudica lo sviluppo e questo, proprio noi che rappresentiamo le imprese non possiamo permettercelo”.
Orientati verso un futuro radioso per gli uomini di domani, l’Ente sta lavorando sulla ristrutturazione dell’ex palazzo della Spectra di Latina dove troverà spazio un grande centro di eccellenza per la ricerca e di incontro tra domanda e offerta lavoro, per le imprese e l’Università. Dotato di un centro congressi messo a disposizione della comunità. Adatto a mostre interattive e per essere polo tecnologico e informatico del territorio.
“Ecco – afferma Acampora -, noi dovremo fare risalire la qualità dei servizi che la CCIAA può offrire alla collettività. Questo esperimento lo ripeteremo anche nella provincia di Frosinone, dove trasferiremo gli uffici nella sede storica dell’Ente per insediare in quella attuale l’Azienda speciale con lo stesso sistema di Latina” inoltre annuncia: “Entro aprile faremo un assestamento di bilancio per consolidare le risorse da destinare al sistema delle associazioni, alle imprese e alle amministrazioni comunali. Perché se cresce il territorio, cresce il sistema delle imprese e viceversa”.
Pensando alle prossime elezioni comunali: “Noi non facciamo politica. Dialoghiamo con la politica, utilizziamo la politica, ascoltiamo la politica e sfruttiamo le opportunità che mette in campo la politica. Spogliate di qualsivoglia colore politico. Non ci permettiamo di dare giudizi ma ci mettiamo tutti a disposizione dell’Ente. Pertanto, ci aspettiamo un’amministrazione che comprenda le difficoltà del territorio e sia di supporto alle imprese. Per questo stesso motivo, avere esponenti politici legati al nostro territorio, come l’onorevole Durigon, a tavoli istituzionali di alto rilievo non può che allietarci. E’ molto più facile interloquire con chi conosce bene la zona, le sue necessità e peculiarità con, magari, anche un occhio di riguardo per le nostre istanze. Riguardo al futuro sindaco di Latina, è importante che sia una persona interessata a supportare il territorio e capace di farsi strada nell’economia nazionale. Per tutto il resto, che vinca il migliore!”