di Redazione – “Ridateci nostro padre” questa la scritta sulle magliette dei figli di Roberto Berardi che si sono incatenati davanti all’Ambasciata della Guinea Equatoriale in Via Bruxelles a Roma.
Berardi è in carcere dal gennaio 2013 e sarebbe dovuto essere liberato lo scorso 19 maggio, ma questo non è avvenuto perché secondo lo stato della Guinea Equatoriale la pena parte dalla sentenza e non vale il periodo di prigionia scontato prima.
In carcere l’imprenditore pontino si è gravemente ammalato a causa delle condizioni di prigionia estreme, è stato sottoposto a torture e alla fame e ricoverato più volte in ospedale a causa delle sue condizioni di salute.
BERARDI TORTURATO, L’IMPRENDITORE INVIA LE SUE FOTO SHOCK DALLA PRIGIONE
*Foto dall’account twitter di Andrea Spinelli