di Redazione – Se l’Ambasciatore della Guinea Equatoriale a Roma Obono ‘Ndong ha confermato la volontà del Presidente di concedere la grazia a Roberto Berardi, ancora non si fanno passi avanti significativi verso la liberazione e nel frattempo le condizioni di detenzione dell’imprenditore pontino peggiorano.
A rendere noti questi sviluppi è il senatore Luigi Manconi, presidente della Commissione per la tutela dei diritti umani di Palazzo Madama, che segue da vicino la vicenda e che venerdì scorso è riuscito ad incontrare l’ambasciatore africano con la moglie di Berardi, Rossella Palumbo.
Dall’Ambasciata arriva la conferma della “chiara disponibilità del presidente Obiang a concedere la grazia” però “dal carcere di Bata, dove Berardi è rinchiuso in isolamento dal dicembre scorso, arrivano notizie preoccupanti: negli ultimi giorni pare che le condizioni di detenzione di Berardi si siano inasprite, gli è stata diminuita la quantità dell’unico pasto della giornata e non gli è stato permesso di ricevere cibo dall’esterno, cibo che Berardi poteva procurarsi grazie ai soldi che la famiglia riusciva a inviargli e che è necessario alla sua sopravvivenza”.
Per questo Manconi ha deciso di “presentare un esposto alla Procura della Repubblica di Roma affinché la magistratura italiana voglia compiere i passi necessari per accertare che ai danni di Berardi non siano commessi gravi reati e, più in generale, non vengano violati i suoi fondamentali diritti umani”.