In un convegno molto partecipato i candidati della Lega Massimiliano Carnevale e Federica Felicetti hanno preso l’impegno ad affrontare le criticità della sanità Pontina, valorizzare le professionalità e offrire un servizio migliore ai cittadini.
Durante il confronto sono emerse diverse proposte per una nuova Sanità Regionale e Provinciale. Era presente anche l’Onorevole Giovanna Miele.
Un incontro al quale hanno preso parte medici, operatori sanitari e personale ospedaliero proprio per rappresentare quelle che sono criticità e possibili interventi nell’assistenza sanitaria territoriale.
“Ringrazio i tanti medici, dirigenti ospedalieri e operatori sanitari che hanno preso parte alla nostra iniziativa – ha detto Carnevale – insieme a loro abbiamo avuto la possibilità di confrontarci e discutere su criticità e possibili soluzioni per la sanità locale. Oggi purtroppo si scontano cronici ritardi e disservizi che pesano non solo sui pazienti ma anche su chi ogni giorno è impegnato a garantire con il suo lavoro e il suo impegno la salute dei cittadini. Pensiamo alla carenza di medici determinata dal mancato turn over. Si stima che ogni 100 medici andati in pensione in Italia ne vengano assunti 10 in meno, mentre in regioni come il Lazio questo dato segna un preoccupante -31. Tutte queste problematiche poi si ripercuotono sui servizi ai cittadini che scontano liste d’attesa annuali per esami che invece dovrebbero essere eseguiti nell’immediatezza per garantire quel diritto alla salute che è uno dei diritti fondamentali delle persone. Come Lega in Regione, dopo la disastrosa gestione di Zingaretti e D’amato, oggi vogliamo voltare pagina e offrire una sanità più vicina ai territori e ai cittadini”.
Sulla stessa linea anche Federica Felicetti, anche lei candidata al consiglio regionale. “Purtroppo la Regione – ha detto la Felicetti – considera la nostra provincia alla stregua di un quartiere di Roma, ma le specificità del nostro territorio sono molto diverse come ho tante cercato di spiegare inutilmente a D’Amato nei confronti istituzionali che abbiamo avuto. Non è possibile prevedere come nel caso dell’area nord della nostra provincia un punto di assistenza con soli 20 posti letto per oltre 100mila abitanti. E’ inevitabile che così il filtro non funziona e che tutte le emergenze si ripercuotono sul pronto soccorso del Santa Maria Goretti ingolfando l’Ospedale del Capoluogo e lasciando sguarnito di assistenza e prestazioni il resto del territorio”.
A conclusione del dibattito l’intervento dell’Onorevole Giovanna Miele che ha spiegato come “nonostante l’impegno del ministro della Sanità Squillaci la gestione della Sanità a livello locale è in capo alle Regione e le criticità del Lazio e della provincia di Latina derivano da una gestione fallimentare che in questi anni non è riuscita a garantire servizi adeguati ai cittadini”.