“Le sanzioni disciplinari devono essere sempre formative ed educativamente utili alla crescita dello studente”, questo il pensiero della professoressa Miriana Zannella, Dirigente dell’Istituto Omnicomprensivo “Giulio Cesare” di Sabaudia. Un monito per gli alunni della scuola secondaria di secondo grado ‘Rita Levi Montalicini’, che si rendanno protagonisti di episodi di bullismo oppure di azioni violente in classe; per loro scatterà la sospensione con l’obbligo di compiere lavori socialmente utili, da svolgere all’interno della scuola. “Un provvedimento esemplare – secondo la dirigente – che può servire a ripristinare il rapporto di chi ha commesso atti vandalici o di bullismo con le regole”.
I primi a sperimentare questo nuovo approccio saranno due studenti che frequentano il liceo e che, nei giorni scorsi, hanno avuto un diverbio piuttosto acceso in classe, passando dalle parole ai fatti (il litigio è scaturito, probabilmente, per un apprezzamento di troppo ad una ragazza) tanto da meritare una sospensione di tre giorni. I due alunni dovranno quindi svolgere lavori di segreteria all’interno della scuola, verranno affiancati da un addetto alla segreteria didattica e svolgeranno lavori utili e inclusivi, inoltre, i due studenti lavoreranno insieme, dovranno quindi dividere gli stessi spazi e cooperare tra loro.
L’iniziativa, presa dalla dirigente Zannella, è in linea con le affermazioni del Ministro della Pubblica Istruzione, Valditara, che nel corso di un incontro con gli studenti ha ribadito che per contrastare gli episodi di violenza in classe serve trovare una soluzione “anche prevedendo forme diverse di sanzioni nei confronti di quegli studenti che non hanno capacità di rispettare le regole – ha affermato – una cosa che mi è sempre parsa molto utile sono i lavori socialmente utili”.
