di Daniele Barbieri – Bassiano non si arrende alla decisione della Regione Lazio di eliminare le scuole primarie e secondarie nel comune pontino. Dopo il consiglio comunale straordinario, convocato con urgenza dal sindaco Domenico Guidi, continuano le manifestazioni di protesta contro la determina della Pisana.
A scendere in piazza sono stati genitori e alunni che hanno formato anche un Comitato per difendere la scuola e il diritto allo studio nella cittadina. Giovedì prossimo, poi, è previsto un siti al quale prenderanno parte anche le Organizzazioni Sindacali della Provincia.
Mandare i ragazzi a scuola nei comuni limitrofi significa, per i bassianesi, “attivare meccanismi mentali e sociali contro i quali da sempre la montagna sta battagliando”.
“Al di là delle diverse opinioni in merito alla definizione delle autonomie scolastiche – spiega il Comitato di genitori -, l’imperativo per tutti deve essere volto alla valorizzazione delle eccellenze locali e delle professionalità che operano nel mondo della scuola locale, da decenni impegnate per creare formazione di qualità ed opportunità lavorative destinate ai giovani di Bassiano e non soltanto, che da sempre hanno dato prova di istruzione, cultura e capacità evolutive uniche nell’intera provincia di Latina”.
Oltre alle varie manifestazioni che saranno organizzate per spingere chi di dovere a rivedere la determina, il sindaco di Bassiano invita tutti i genitori ad iscrivere i figli alle scuole di Bassiano anche per il prossimo anno.