Il Consiglio di Stato ribalta la sentenza del Tar di Latina e stabilisce che l’aggiudicazione dei servizi di sostegno e aiuto ai diversamente abili effettuata dal Comune di Latina con apposito bando di gara è legittima.
Dunque a questo punto la Cooperativa Osa è aggiudicataria dell’appalto per l’affidamento triennale dei servizi socio-assistenziali rivolti a minori, anziani e disabili, mentre viene respinto il ricorso della rivale Universiis.
Ieri la sentenza del Consiglio di Stato n. 3715 ha chiuso la vicenda. Il Tar aveva definito illogici i criteri di valutazione qualitativi seguiti dalla commissione giudicatrice. Il Consiglio di Stato, presieduto da Marco Lipari, dopo il ricorso di Comune di Latina e Osa ha stabilito che la natura qualitativa del criterio di selezione usato dalla commissione è espressa chiaramente e risulta specificamente indicata nel disciplinare di gara.
“Ne discende, con una evidenza tale da non ammettere margini interpretativi – si legge nel testo della sentenza – che l’Amministrazione non era vincolata al numero di ore dedicate al progetto formativo, essendo essa – al contrario e in forza della legge di gara – chiamata a svolgere una valutazione complessiva dell’offerta sotto il suo profilo qualitativo”.
I giudici reputano “irrilevanti” le controdeduzioni sollevate dalla Universiis, il criterio adottato “del tutto palese essendo indicato nella legge di gara” […] “né illogico né irrazionale” in quanto chiaramente indirizzato a garantire la maggiore qualità del servizio.
La sentenza del Consiglio di Stato si conclude riconoscendo la fondatezza dell’appello del Comune e della cooperativa Osa e condannando l’Universiis al pagamento delle spese del doppio grado di giudizio.
“Siamo felici per questo esito come eravamo sicuri fin da primo istante di avere lavorato con rigore e metodo, senza alcuna disattenzione, rispettando per due anni le scadenze, evitando interruzioni del servizio e ripercussioni negative sull’utenza e sul personale. Ora possiamo finalmente lavorare alla riprogrammazione del servizio”, questo il commento al pronunciamento dell’Assessore alle Politiche di Welfare Patrizia Ciccarelli.