Dopo anni di stop per covid, gli stranieri torneranno sulle spiagge del litorale pontino, ma non solo come turisti, forse stavolta, grazie alla mozione della Regione Lazio che ammette alle gare d’appalto per le concessioni balneari anche privati europei, verranno sul mare laziale come imprenditori.
Il malcontento della delibera della Regione Lazio e l’allarme che questa scelta può danneggiare l’economia laziale viene dal Capogruppo di Fratelli d’Italia regionale, Fabrizio Ghera, che ad aprire le gare a concorrenti europei non ci sta perché oltre a far entrare nel mercato italiano possibili speculatori internazionali, questi daranno una mazzata finale alle piccoli e medi operatori balneari che perderanno gli investimenti.
“Indire gare europee significa consegnare gran parte del nostro litorale a grandi gruppi stranieri e c’è inoltre il rischio che ad acquistare siano società di copertura e che le nostre spiagge finiscano preda di speculatori – spiega Ghera – sul tema del rinnovo delle concessioni si è tanto dibattuto in Consiglio Regionale, ma evidentemente l’Amministrazione Zingaretti non ha saputo o non ha voluto rappresentare al Governo le istanze delle imprese balneari del Lazio e delle attività dell’indotto, che costituiscono una quota importante dell’economia regionale e rappresentano un modello turistico a livello internazionale. Nulla è stato fatto dal PD, che pure è presente in entrambe le maggioranze, per consentire ai Comuni litoranei di confrontarsi con l’Esecutivo Draghi. Gli operatori balneari sono sacrificati in nome di un errato concetto di europeismo ed un esasperato liberismo. Piccole e Medie imprese difficilmente riusciranno a riottenere le concessioni e non potranno ammortizzare gli investimenti. Le Multinazionali fagociteranno le nostre aziende e tanti posti di lavoro andranno persi.”