Una pioggia battente ha accompagnato il comizio finale del centrodestra a Latina, prima del ballottaggio di domenica e lunedì prossimi. Per l’occasione con Vincenzo Zaccheo erano presenti Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Antonio Tajani, ma anche Vittorio Sgarbi che si è soffermato sulla fondazione e l’importanza di ricordare la storia: “Il centrodestra è composto da uomini che hanno a cuore la loro città, non da fascisti”.
Dopo l’assalto alla sede della Cgil a Roma tutti hanno dedicato un passaggio ai fatti che hanno molto colpito l’opinione pubblica. Salvini è stato il più chiaro sulla vicenda: “La violenza è sempre da condannare. Chi ha fatto l’assalto va arrestato”.
Tornando sulla città di Latina, Giorgia Meloni ha rimproverato chi non è andato a votare: “Qualcuno – ha detto – dando già la vittoria per scontata, è stato un po’ distratto, ma non dovete i prossimi domenica e lunedì. Latina ha un bisogno spasmodico di liberarsi del Virginia Raggi di Latina – ha dichiarato sempre urlando – di un’amministrazione immobile e incapace, che non ha fatto nulla se non sbandierare per 5 anni il tema dell’onestà, per poi allearsi con il Pd nella bufera di un’indagine dei concorsi truccati”.
Si è poi spesa per il candidato sindaco che ha riunito il centrodestra: “Dall’altra parte c’è Zaccheo, lo conoscete, conoscete la sua forza, il coraggio, la sua capacità di amministratore, è capace di andare a Roma a sbattere i pugni sul tavolo per ottenere quello di cui Latina ha bisogno. Ha la competenza e la serietà per drenare risorse del Pnrr per la città. Già ho dato la disponibilità di FdI per la legge speciale per il Centenario, e non potrebbe essere diversamente, perché sono stata eletta a Latina e mi reputo una parlamentare di Latina.
C’è l’occasione di rispondere con il voto e con la democrazia a metodi ignobili usati da una sinistra che non vuole rispondere ai temi che premono alla cittadinanza”.
Salvini ha preso la parola alla fine: “Che ci sia bisogno di cambiamento è evidente. Archiviamo la pagina della sinistra a Latina: ha fatto poco e male. Quando non c’è un’idea di futuro qualcuno si attacca al passato: questa caccia al fascismo lo dimostra. Con Draghi abbiamo parlato di lavoro, di pensioni, mai ritorno alla legge Fornero, di taglio delle tasse”. Poi ha ricordato l’orgoglio del passato di Latina, delle persone che arrivate da più parti d’Italia hanno costruito qualcosa di meraviglioso.
“La partita non è finita – ha concluso – ogni voto è importante. Non facciamo l’errore di pensare che ormai abbiamo vinto”.