di Redazione – “In comune commissioni inutili che costano a tutta la città, sull’Appia lavoratori dell’Aviointeriors sotto una tenda che combattono per difendere il posto di lavoro, è conseguente che i cittadini non abbiano “simpatia” per la politica in senso lato. Di mio, il mese di novembre ho preso parte solo a due commissioni, per la serie non sono tutti uguali e ci tengo”. Questo è il post in cui Marco Fioravante, consigliere comunale in quota PD, paragona l’inattività della politica con la situazione di chi invece cerca risposte, come i lavoratori di Aviointeriors. 31 di loro sono stati licenziati in tronco e da quasi due mesi sono in presidio davanti lo stabilimento di Tor Tre Ponti. Da quel momento non hanno più ricevuto alcun tipo di sostegno economico. La situazione per loro inizia a diventare pesante. “Abbiamo il sostegno dei colleghi che ci aiutano a pagare la benzina e quel poco di cui abbiamo bisogno per stare qui: un panino e un caffè”, a parlare con queste parole e Antonio Libertini, dell’Ugl. Ma sul fronte aziendale, nulla si è più mosso dopo gli incontri con Eleonora Della Penna e Giovanni Di Giorgi.
A decidere del futuro di Aviointeriors potrebbe essere il tribunale. Il 18 dicembre è in programma un’udienza per decidere a proposito di un’istanza di fallimento presentata da alcuni degli operai recentemente licenziati, che si sono agganciati a un altro procedimento simile già in corso. Probabilmente l’azienda chiuderà la questione pagando le spettanze. Ma indipendentemente dalle decisioni del giudice, per chi ha perso il posto di lavoro ogni giorno che passa si affievolisce la possibilità di ottenere il reintegro.
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