Home Cronaca Aviointeriors, arrestato Veneruso: bancarotta fraudolenta. Sequestro di beni per 14 milioni

Aviointeriors, arrestato Veneruso: bancarotta fraudolenta. Sequestro di beni per 14 milioni

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Arrestato Alberto Veneruso titolare della Aviointeriors di Latina Scalo per bancarotta fraudolenta. Lo ha comunicato una nota della Guardia di Finanza di Latina. Oltre a Veneruso, sarebbe stato arrestato anche il suo commercialista e un’altra persona. Contemporaneamente sono stati sequestrati liquidità, beni immobili, polizze assicurative e quote societarie per un valore di 14 milioni di euro.

L’indagine è partita nel 2014, condotta dal sostituto procuratore Marco Giancristoforaro. L’attività investigativa ha coinvolto 13 soggetti fisici tra amministratori e componenti dei collegi sindacali. Gli arrestati sono sospettati di aver fatto tutta una serie di operazioni societarie (scissioni, cessioni d’aziende o rami d’azienda e dei beni immobili) che hanno portato al fallimento di due società, la Agw e la Alfer.

Tutto ciò avrebbe permesso a Veneruso di sottrarsi illecitamente alle pretese creditorie, cautelando i beni immobili e quelli mobili delle società fallite, lasciate morire in Lussemburgo, attraverso la destinazione finale degli stessi beni ad altre società del proprio “gruppo”, per poi costituire una nuova società in Latina con diversa denominazione, “ripulita” delle passività e che continua l’attività di produzione e fabbricazione di interni per aerei, già svolta dalla società originaria, utilizzando la denominazione ed il marchio societario senza aver sostenuto alcun costo, la Aviointeriors, appunto. Le indagini a questo punto hanno interessato anche l’azienda di Latina Scalo. I militari della Guardia di Finanza di Latina, guidati dal Colonnello Giovanni Reccia hanno accertato la bancarotta fraudolenta per entrambe le società fallite, e l’emissioni di fatture per operazioni inesistenti da parte di una società con sede in Delaware, negli Stati Uniti. Questa operazione ha permesso di sottrare al fisco ben 14 milioni di euro.

Sono state eseguite anche due verifiche fiscali. In particolare quella eseguita nei confronti della fallita società di Latina ha consentito di rilevare che la stessa negli anni 2008-2010 aveva sostenuto costi fittizi, documentati dalle fatture per operazioni inesistenti per un totale di circa 28 milioni di euro.

Analogamente la verifica fiscale eseguita nei confronti dell’attuale società, sempre con sede a Latina, consentiva di accertare che la stessa negli anni 2011-2013 aveva sostenuto costi fittizi documentati dalla società Kalleny Holdings LLC con sede nel Delaware ed aventi per oggetto le commissioni per servizi di intermediazione per l’acquisto di poltrone e ricambi, per un totale di oltre 20 milioni di euro.

Inoltre, nel corso degli accertamenti, l’attuale società S.p.A. avanzava richiesta di adesione alla collaborazione volontaria (voluntary disclosure). A seguito di approfonditi accertamenti emergeva che l’istanza in questione conteneva dati non rispondenti al vero e fondata su documenti contraffatti.

Per condurre le indagini, complesse ed articolate, sono state necessarie anche plurime rogatorie internazionali con Uruguay, Regno Unito e Delaware (USA). Al termine il Gip del Tribunale di Latina dott. Giuseppe Cario ha emesso una ordinanza disponendo la custodia cautelare in carcere nei confronti di Alberto Veneruso, e gli arresti domiciliari per il commercialista e l’altra persona coinvolta, nonché il sequestro di liquidità, beni immobili, polizze assicurative e quote societarie per oltre 14 milioni di euro.

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