Il Comune di Aprilia dovrebbe riavere oltre 20 milioni di euro dall’Aser ma probabilmente non sarà mai risarcito. Il Tribunale di Roma, decidendo sull’opposizione allo stato passivo della società Aser, ha accolto parzialmente le richieste del Comune contro la società che ha gestito la riscossione dei tributi locali dal 1999 al 2010. Nello specifico, il giudice competente ha dichiarato risolti di diritto il contratto del 1999 e l’addendum del 2007, riconoscendo il privilegio sugli importi già ammessi per i mancati riversamenti relativi alle annualità 2006/2009, pari a circa 20 milioni e 117 mila euro. Oltre a questo il giudice ha riconosciuto ulteriori crediti di circa 294 mila euro a titolo di restituzione dell’aggio percepito nel periodo successivo alla risoluzione, e circa 1,5 milioni di euro corrispondente all’addizionale provinciale Tarsu dovuta alla Provincia di Latina. Il Tribunale ha respinto le altre domande presentate dal Comune di Aprilia riguardanti altri importi ritenendole inammissibili in quanto non comprese nella domanda di ammissione al passivo tempestivamente proposta.
La pronuncia del Tribunale di Roma lascia però l’amaro in bocca al Sindaco Antonio Terra: “L’ennesimo pronunciamento a favore dell’ente da parte della magistratura – ha commentato il Primo Cittadino – ci fa ancora una volta esprimere il rammarico per quel decennio buio in cui non fu perseguito l’interesse pubblico e collettivo, bensì quello di una società privata la cui azione ha radicalmente minato la stabilità economica delle casse comunali, tanto che ancora oggi, sei anni dopo la risoluzione del contratto, ne subiamo le conseguenze. Il rammarico è ulteriormente accentuato dal fatto che difficilmente saremo risarciti, anche a causa di una classe politica che, quale contropartita dell’addendum, all’epoca sancì la rinuncia ad ogni azione legale nei riguardi del socio privato”.
L’Aser era una società mista incaricata della riscossione delle tasse locali. Tuttavia, oltre a riscuotere un aggio decisamente alto, non avrebbe versato all’ente quanto dovuto, provocando così un danno alle casse del Comune. Per questo è stata già più volte condannata a risarcire il Comune di Aprilia.