venerdì 29 Settembre 2023

Accusa i genitori di averlo picchiato perché gay: giovane pontino ritratta tutto in Tribunale

Un dramma familiare che ha scosso la comunità di Latina sembra aver preso una piega sorprendente e inaspettata, con il giovane accusatore che ritratta completamente la sua denuncia di maltrattamenti per omofobia nei confronti dei suoi genitori.

Tutto è iniziato nel maggio del 2019, quando il giovane, all’epoca 16enne, aveva presentato una denuncia presso la stazione dei carabinieri di Latina, accusando il padre e la madre, entrambi di origine romena e rispettivamente di 56 e 51 anni, di averlo maltrattato a causa della sua omosessualità. La denuncia dettagliata aveva ripercorso una serie di eventi inquietanti e aveva suscitato preoccupazione nella comunità locale.

Nella denuncia, il giovane aveva affermato: “Sono circa due anni che i miei genitori hanno scoperto che sono omosessuale e da quel momento è iniziata nei miei confronti una lunga serie di maltrattamenti in famiglia in quanto non accettano la mia condizione e il mio orientamento sessuale, condizionando anche i miei fratelli e sorelle al punto che hanno atteggiamenti dispregiativi nei miei confronti”.

Tuttavia, l’ultima udienza in Tribunale ha portato una svolta inattesa nel caso. Il giovane ha completamente ritrattato la sua testimonianza, ammettendo di aver inventato tutto il racconto di maltrattamenti per omofobia. Ha sconcertato il tribunale e tutti coloro che seguivano il caso, compresi i pubblici ministeri e gli avvocati della difesa.

Questo ritratto repentino e sorprendente solleva una serie di domande sulla veridicità delle accuse di maltrattamenti e sulla sincerità del giovane accusatore. Potrebbe ora affrontare una possibile denuncia per calunnia, dato il ritratto completo delle accuse precedentemente fatte ai suoi genitori.

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